San Marino. Processo Gatti – Parte 3^ (eccezioni preliminari). ”BURIANI HA IMPOSTO UN DIVIETO A GATTI CHE NON E’ PREVISTO DALLA LEGGE! OVVERO DI NON PARLARE DI GIUSTIZIA E DI POLITICA CON NESSUNO. A 5 MESI DALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2016”

Continuiamo la pubblicazione dell’intervento dell’avv. Cocco (difesa Gatti) durante la prima udienza del processo per il reato di riciclaggio a Gabriele Gatti e a Clelio Galassi. – TERZA PARTE –

”I problemi genetici ci sono da prima del decreto di citazione a giudizio.

Perchè vede, ho detto prima che il vostro è un procedimento inquisitorio e quindi c’è una regressione dei diritti anche nella fase dell’indagine. Cioè del diritto di difendersi provando. In Italia i diritti ci vengono concessi con l’avviso di garanzia, cioè quando c’è un’attività investigativa dobbiamo intervenire nel processo, oppure con la chiusura delle indagini con l’estensione del fascicolo ove ci viene dato un congruo termine per interloquire con il Pubblico Ministero al fine di convincerlo o meno per  esercitare l’azione penale del procedimento.

A San Marino no, a San Marino l’indagine è un dialogo consentito dalla legge e quindi io ho il diritto di difendermi pacifico di difendermi provando anche all’interno del fascicolo e quindi mi richiamo alla questione che lei ha citato all’introduzione di questo procedimento cioè il nostro ricorso al Giudice dei Rimedi Straordinari.

Perchè le andrò a ripetere quelle cose, dove quel giudice disse che è inammissibile di fronte a me ma la fase è cambiata ma andò anche oltre e cioè che noi avevamo il diritto di difenderci provando e che avremo potuto far valere questo diritto all’unico giudice che era competente, ovvero il giudice del dibattimento cioè lei oggi. Che cosa è successo in quel procedimento penale che ha fatto si che anche prima del decreto di citazione a giudizio, che ha quei problemi che le ho detto, non fossero garantiti i diritti di difesa a Gabriele Gatti.

Diritti che non possono essere sanati, attenzione! Proprio perchè il procedimento è inquisitorio i diritti non possono essere sanati perchè il giudice del dibattimento concederà a costo di sentire i testimoni. Vede un testimone che chiedevo di sentire non è stato possibile sentirlo perchè è deceduto mentre Gabriele Gatti era in galera. Il teste era MARINO NICOLINI, teste ampiamente citato da Gabriele Gatti anche nel primo interrogatorio davanti ai due commissari della legge e non lo sentirono. Lamentammo quella volta, e non oggi, che la verbalizzazione di quell’interrogatorio era sintetica. Nel tempo chiedemmo di fare un altro interrogatorio mentre Gabriele gatti era detenuto. Non giunse mai risposta e non fu mai fatto. E qui abbiamo un problema di diritto non da poco. Perchè Gabriele Gatti detenuto in carcere chiede di essere interrogato piu’ volte, tre volte e non una perchè ce ne sono tre di richieste agli atti, senza mai avere un riscontro dagli inquirenti. Per questi fatti la difesa chiese l’avocazione del fascicolo al Magistrato Dirigente. Questa è stata una violazione che mica può essere sanata oggi in dibattimento! NON ABBIAMO ASCOLTATO UN SOLO TESTIMONE. UNO! Unitamente al Commissario inquirente, neanche uno.

Abbiamo rivolto delle richieste istruttorie e non ci è mai arrivata risposta affermativa o negativa se non dopo il rinvio a giudizio. Il fascicolo è stato secretato SEMPRE! SEMPRE! Parliamoci chiaramente. A nulla rilevano i dissequestri parziali mediotempore intercorsi.

La desecretazione del fascicolo, vera e non parziale, è avvenuta il 17 di agosto e Gabriele Gatti è stato rinviato a giudizio il 23 di agosto! Stiamo parlando di un fascicolo di 8.000 pagine! Ma non è il numero delle pagine, ma la condotta del fascicolo.

Gabriele Gatti è stato scarcerato con un provvedimento che ho fatica a descrivere con parole equilibrate. Gabriele Gatti penso sia l’unica persona che esce dal carcere ed impugna la sua scarcerazione.

Dice: se queste sono le modalità, rimettetemi in carcere!

Le misure cautelari hanno un carattere di tassatività! Un giudice può metterti in carcere se ci sono i presupposti per farlo! Può disporre gli arresti domiciliari, se ritiene che siano appropriati, può darti un divieto di dimora, di espatrio o di non comunicazione mentre stai subendo delle misure cautelari. Fine, finito.

NON PUO’ ESSERE CREATIVO. NON C’E’ NESSUNO AL DI SOPRA DELLA LEGGE! NEPPURE IL GIUDICE!

NELLA STORIA DI QUESTO PIANETA C’ERA SOLO IL RE SOLE CHE LO ERA! EVITEREI DI PARAGONARLO AL COMMISSARIO BURIANI!

QUANDO GABRIELE GATTI E’ STATO LIBERATO GLI E’ STATO IMPOSTO UN DIVIETO CHE NON E’ PREVISTO DALLA LEGGE OVVERO DI NON PARLARE DI GIUSTIZIA E DI POLITICA!

NON E’ CONSENTITO DALLA LEGGE! E NON E’ POSSIBILE SANARLO.

SE SI APRE QUESTO PRESUPPOSTO SI PUO’ FARE QUALUNQUE COSA!

IL PRINCIPIO DI TASSATIVITA’ GOVERNA ANCHE I GIUDICI. NON SOLO I CITTADINI E GLI AVVOCATI. GLI E’ STATO IMPEDITO DI PARLARE DI GIUSTIZIA E DI POLITICA A CINQUE MESI DALLE ELEZIONI POLITICHE.

Denunciammo questi fatti anche alle NAZIONI UNITE, poi le cronache giudiziarie successive di altri fascicoli ci hanno fatto quasi capire (ma questo ne tratteremo quando vorremo fare un processo di merito) perchè determinate condotte accadevano.

FINE 3^ PARTE