San Marino. Processo Gendarme Mazzocchi. La testimonianza del sovrintendente Peter Marino Guerra, Polizia Civile

Polizia_Civile_2-1-565x425Continua il processo al gendarme Mazzocchi, accusato di favoreggiamento per aver consegnato – secondo l’accusa – un ricetrasmittente al recluso Claudio Podeschi.
Ecco la testimonianza del poliziotto che riceve la prima dichiarazione di Stefano Bollini, gestore del London Pub, che dice di sentire la voce di Claudio Podeschi nella ricetrasmittente del London Pub.
TESTIMONIANZA DEL SOVRAINTENDENTE POLIZIA CIVILE PETER MARINO GUERRA.
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Giudice: ”Il 1° agosto 2014 lei avrebbe ricevuto una segnalazione del Sig. Bollini del London Pub”.
Sovrintendente Guerra: ”Conosco Stefano Bollini da molti anni. La sera del 1° agosto sono andato a mangiare al London Pub e lui si avvicinò e mi disse che aveva sentito e riconosciuto, attraverso la radiolina che avevano nel ristorante per comunicare tra cucina e sala, la voce di Claudio Podeschi che comunicava con un uomo che non conosceva.”
Giudice: A che ora avete parlato?
Sovrintendente Guerra: ”Circa alle ore 23. Gli ho chiesto se era sicuro che fosse la voce di Claudio Podeschi. E lui mi disse stizzito e con certezza che era lui, confermandomi che la voce ascoltata era quella di Claudio Podeschi. Lui mi disse che parlavano di un medico, di vedere un medico. Io lo fermai e lo invitai a venire in comando la mattina dopo. Chiamai subito l’ispettore Paolo Francioni che non trovai perché era fuori San Marino. Poi rimandai, vista l’ora, e ne parlai con il sovrintendente Graziano Zanotti che parlò poi con Francioni. Qualche giorno dopo parlai anche con Francioni di questa cosa e non parlai più con nessuno. Io mi occupo di altro e cioè di infortunistica stradale.”
Avv.Selva: ”Nel verbale che risulta che Francioni e Zanotti scrivono che lei riferisce che Podeschi con questo medico e che grazie a questo medico avrebbero mutato il proprio stato di detenzione. In che modo Bollini le ha riferito di questa cosa?”
Sovrintendente Guerra: ‘‘Io mi ricordo che Stefano Bollini che parlava di un medico. Ma non ricordo di altro. Non mi ricordo il passaggio esatto e l’ho subito fermato proprio per questo. 
Giudice Felici: ”Ma è una cosa che si ricorda bene. Poi lei è un pubblico ufficiale”
Sovrintendente Guerra: ”Mi ricordo bene della frase del medico, ma non mi ricordo della frase che l’avrebbe fatto uscire”
Avv. Selva: ‘‘Ma non è una dichiarazione di Bollini a dire il vero, ma è presente nel verbale”.
Guerra: ‘‘Non vorrei confermare una cosa che non ricordo. Non ricordo se Stefano avesse detto questo o meno”
Avv. Di Pasquale: ”Ho bisogno di capire delle cose di quella serata. Lei è arrivato alle 21,00?
Sovrintendente Guerra: si, ho visto Stefano Bollini quando è uscito alle 20.45 dalla cucina, e cioè quando ha meno da fare cioè quando le ordinazioni sono sistemate”.
Avv. Selva: ”Bollini ha due ragazze come aiutanti. Lei non ha sentito con Bollini se queste ragazze avevano sentito queste intercettazioni?”
Sovrintendente Guerra: No, nulla.