San Marino. Processo Titano, slitta la sentenza

Un’altra fumata nera dal processo Titano. Slitta ancora la sentenza, si torna in aula il 17 luglio. Il procedimento si celebra, a Napoli, con rito abbreviato e vede imputate 37 persone fra cui i sammarinesi Livio Bacciocchi (avvocato Simone Sabatini) e Roberto Zavoli (avvocato Stefano Caroli). A fare slittare i tempi, ieri, è stata la lunga requisitoria del legale di Francesco Vallefuoco a cui è seguita la richiesta del Pm di potere replicare. Si torna in aula il prossimo 17 luglio. Pesanti le pene richieste dall’accusa: nove anni per i due sammarinesi, mentre i legali avevano chiesto l’assoluzione; e 15 anni per Vallefuoco. Dal processo è stata stralciata la posizione di Oriano Zonzini, ex direttore di Fincapital, per difetti di notifica. In caso di condanna con il rito abbreviato la pena viene ridotto di un terzo. L’inchiesta Titano risale all’aprile 2013 ed è stata coordinata dalla Dda di Napoli. Fra i reati contestati il riciclaggio. Altri guai si profrlano perb per il notaio sarnmarinese. La Sammarinese Leasing per rientrare in possesso dei denari prestati alla cosiddetta galassia Bacciocchi si è rivalsa sul suo patrimonio e con provvedimento del tribunale del 24 giugno è entrata in possesso della palazzina liberty di Dogana, per anni studio del professionista. Inoltre sta intentando altre azioni per entrare in possesso degli altri beni, fra cui le abitazioni una a San Marino e l’altra a Riccione, confluiti in un trust.
La Voce