Alla ricerca di una soluzione sostenibile. Si riapre il confronto sul “Progetto NPL” dell’ABS, presentato a politica, associazioni datoriali e sindacali.
Il problema è noto da tempo e la raccolta bancaria si è erosa sino a raggiungere gli attuali 5,5 miliardi. Serve dunque una soluzione sistemica condivisa, e questo è l’auspicio anche di ABS, che ha presentato un progetto che “recepirà le migliori pratiche in materia, formulando proposte tecniche mirate di riforma e specializzazione della normativa sammarinese in materia di gestione e recupero dei crediti non performanti”. Ma, vista la delicatezza dell’argomento e la sua importanza per l’economia del Paese, è necessario entrare nel dettaglio del progetto. Ci sono diversi aspetti da approfondire, come ad esempio i valori attribuiti ai NPL – dallo studio sono emersi 550 milioni di crediti deteriorati – e la costituzione di un “veicolo di sistema” che li gestirà. Probabilmente anche BCSM dovrebbe essere parte attiva del progetto per dargli più concretezza, visto che i numeri, i valori e tutti i dati necessari sono gestiti in via Del Voltone.
Senza dimenticare che il documento di ABS rappresenta solamente la punta dell’iceberg di un problema che di fatto è molto più grande. Riguarda sicuramente un’urgenza, ma in prospettiva c’è soprattutto la necessità di riportare in salute gli istituti finanziari del Titano, che devono essere in grado di sostenere l’operatività delle imprese e le esigenze dei cittadini.
Bene quindi il confronto aperto in questi giorni, purché porti a un progetto concreto e condiviso da tutte le forze del Paese: solamente coesi si potranno trovare le soluzioni appropriate.
Alessandro Carli, Fixing