Nel presentare il testo, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari spiega che “le finalità sono quelle di facilitare il dialogo interparlamentare fra i due parlamenti di cui potranno beneficiare gli stessi rappresentanti, dipendenti pubblici di queste istituzioni, in ultima analisi le rispettive comunità. Le aree di cooperazione interparlamentare possono variare su più settori e possono essere integrate nel tempo. Comunque parliamo di scambi amministrativi, istituzionali, economici, culturali, tecnici e di partecipazione delle organizzazioni internazionali. Vi è un particolare approfondimento dei profili in ordine dei rapporti con l’Unione Europea con l’organizzazione di reciproche visite di lavoro di studio per i parlamentari, l’organizzazione nei rispettivi paesi di conferenze, seminari e dibattiti su argomenti di interesse comune per quanto riguarda l’ambito tecnico amministrativo, la creazione di programmi di formazione per gli staff, scambio di informazioni e esperienze per i team tecnici, scambio di personale per condividere migliori pratiche, cooperazione supporto tecnico e giuridico per i team di funzionari. Vi è l’istituzione di un gruppo di lavoro interparlamentare, San Marino Malta, che avrà il compito di promuovere le iniziative e lavorare proposte. Sarà istituito in sede permanente, composto dai membri di entrambe le commissioni Affari Esteri dei due parlamenti. Poi vi sarà la nomina di una segreteria tecnica per supportare le attività del gruppo.
Credo che sia un accordo che aumenti la possibilità di portare avanti la cosiddetta diplomazia parlamentare che ha sempre più rilevanza nel contesto internazionale. Credo che questi tipi di accordi con paesi che hanno molte caratteristiche comuni a San Marino siano fondamentali e il Consiglio e la Commissione possa trarne dei benefici con ricadute positive poi ovviamente per l’attività di governo”.
Il consigliere Antonella Mularoni (RF) chiede chiarimenti su due aspetti del testo: il primo riguarda la composizione del gruppo interparlamentare, se siano coinvolti tutti i membri o una delegazione, e sulla proposta di presidenza della delegazione. Il secondo riguarda la frequenza delle riunioni.
“Per quanto riguarda la frequenza – risponde il Segretario Beccari – noi possiamo proporre a Malta una modifica al testo dove magari mettiamo auspicabilmente almeno una volta all’anno, per dare anche un riferimento. Invece sulla delegazione del Consiglio Grande Genale è presieduta, non è formata, da due consiglieri. La composizione per San Marino è tutta la Commissione Affari Esteri”.
La proposta di Protocollo viene approvata all’unanimità con 13 voti favorevoli, con i due punti sollevati dal consigliere Mularoni che restano sospesi in attesa di confronto con la controparte.