La preoccupazione per la crisi è condivisa, ma c’è “distanza” sul giudizio sull’operato dell’esecutivo, e questo ci sta, e sulle possibili soluzioni per uscire dalla crisi. Nel giro di incontri voluto dal Partito socialista per illustrare a maggio- ranza e opposizione la sua “terza via”, toccava ieri a Democrazia cristiana e all’indipendente ex Psd Denise Bronzetti.
Ed è con la prima che emerge una netta differenza di idee, tant’è che il commento del segretario socialista Simone Celli a faccia a faccia appena concluso è decisamente “freddo”. Specie se confrontato con quanto espresso in precedenza per i confronti con Alleanza popolare e Noi sammarinesi. Con la Dc, spiega alla Dire, “oltre ad affrontare le traiettorie politico-programmatiche da noi proposte, si è parlato della situazione generale del Paese”. E, prosegue, se è “condivisa la preoccupazione per la crisi economica e sociale” e c’è “disponibilità al confronto sui temi che poniamo all’interno della nostra piattaforma programmatica”, resta comunque “la distanza rispetto al giudizio sull’attuale esecutivo e sulle possibili soluzioni da intraprendere per affrontare nel migliore dei modi l’’emergenza in cui si trova il Paese”.
Per questo il Ps alla Dc ha espresso con forza “la necessità di determinare una svolta sul piano politico per provare a far uscire il Paese dalla palude”. Dal canto suo il numero uno democri- stiano Marco Gatti dà atto ai socialisti di avere presentato una proposta concreta: “Condividia- mo – sottolinea – che il Paese è in un momento delicato e difficile” per cui “occorre creare condizioni di sviluppo nell’immediato”. (…) San Marino Oggi
