L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile, prima ti fa l’esame, poi ti spiega la lezione.
Oscar Wilde
Per molte ragioni, spesso tutte sbagliate, si ha il timore di approfondire la realtà. E tuttavia serve prima un esame di coscienza per poi assecondare la brama di un’esistenza nuova che ci appartenga più intimamente, che ci sia più cara, che ci illumini realmente la vita. Che faccia di San Marino un esempio di paese virtuoso dove investire, una Repubblica green sotto il profilo economico che tenda all’indipendenza anche energetica e aspiri a creare indotto, posti di lavoro e attrarre nuove imprese/startup. La nostra società del resto è la più intelligente di sempre con alti livelli di istruzione e l’accesso a tutte le informazioni che desideriamo grazie ai media e al web. Singolarmente, basti guardare i dati sulla raccolta differenziata, ciascuno è molto più motivato a far bene, a dare il proprio fondamentale contributo ma qui si tratta di un intero sistema che andrebbe ripensato in modo da non rendere vani quei singoli sforzi. Prendiamo ad esempio i dati sulle auto elettriche che stando a quanto pubblicato di recente rappresenterebbero in Italia soltanto lo 0,1 per cento del mercato automobilistico con una tendenza che si registra in calo per il 2016. Questo non perché non ci sia interesse per le auto elettriche giudicate anzi belle, silenziose, efficienti, veri e propri gioielli di tecnologia e design oltre che ovviamente eco-sostenibili. La ragione dell’insuccesso sarebbe piuttosto legata ai costi proibitivi perché la sensibilità ecologica e l’appeal dell’innovazione da soli non sono sufficienti se si considera che le auto elettriche più economiche partono da un prezzo di 24000 euro cui vanno aggiunti seimila euro di batteria e l’abbonamento mensile per il costo della ricarica. Servono dunque, a ben vedere, gli incentivi statali che nel nordEuropa, in particolare in Norvegia e in Olanda si sono tradotti in 78mila auto vendute su un totale di 100mila in tutta Europa.
Quello delle auto elettriche è solo un settore sul quale si potrebbe decidere di intervenire perché nella società della conoscenza sono infinite le possibilità di dare un volto più green al proprio paese. Così a Milazzo in Sicilia è stato da poco inaugurato un impianto termodinamico che accumula il calore con la tecnica della sabbia scaldata dal sole e che ha una potenza di 2 megawatt, abbastanza per alimentare circa un migliaio di abitazioni. Diceva Renan che la nazione è un plebiscito quotidiano ed è giunto il tempo di cominciare a chiedersi cosa pensano e vogliono i cittadini per il futuro del proprio Paese. San Marino ha al suo attivo innumerevoli risorse per imporsi all’interesse degli investitori esteri ma una esagerata cultura dell’ottimismo se non bilanciata da senso critico e voglia di far meglio, rischia di non condurci da nessuna parte. E’ tempo di dare il la alle prove generali del futuro.
Stefano Ercolani, Presidente di Asset Banca