San Marino. PSD: La scuola delle ragazze e dei ragazzi che avranno vent’anni nel 2030

In merito alle preoccupazioni esternate da più voci sul futuro della scuola sammarinese, il Partito dei Socialisti e dei Democratici sottolinea che il documento  presentato dalla Segreteria Istruzione al corpo docente il 28 aprile scorso è una riflessione culturale di ampio respiro. Il documento, redatto in collaborazione con insigni studiosi ed esperti della formazione a livello europeo, ha l’obiettivo di promuovere negli insegnanti della scuola sammarinese e a maggior ragione nelle famiglie, un rinnovato desiderio di approfondimento su una domanda fondamentale per la democrazia e la crescita di un Paese: quali sono i saperi necessari all’educazione del futuro?

Questa domanda non è mai scontata e anche il miglior sistema formativo non la può eludere, perché la nostra attuale società impone, fra le altre cose, di saper reagire ai cambiamenti con grande velocità. In un momento in cui la politica  viene accusata da più parti, e in particolare proprio dalle famiglie, di voler solo fare tagli alla nostra scuola, la Segreteria Istruzione ha voluto dimostrare coi fatti che non solo non si vuole andare lungo quella pericolosa china, ma anzi ciò che interessa di più è il futuro delle nuove generazioni e garantire a tutti una scuola fatta di equità, diritto all’apprendimento e piena inclusione. Il documento, fortemente orientato sugli aspetti culturali, offre suggestioni anche su taluni aspetti organizzativi, ma su questi, come anche sugli altri, presuppone un lungo percorso di confronto e condivisione con tutto il mondo della scuola, con le forze politiche e sociali e naturalmente con le famiglie e gli studenti, al centro d’interesse. Tutte queste componenti insieme sapranno di certo confrontarsi, dialogare e raggiungere la migliore sintesi, valorizzando e facendo crescere la nostra identità.

“La scuola sammarinese non è rimasta indietro in questi anni” e noi non vogliamo che succeda proprio ora.  Nel campo dell’Istruzione, come in tanti altri, non si può rimanere fermi, perché il mondo intorno a noi cammina, quindi restare fermi significa perdere posizioni, indietreggiare e questo noi non lo vogliamo per i nostri figli e per il nostro Paese.

 

Il Gruppo di Progetto Istruzione e Cultura del PSD