San Marino. PSD. un passo avanti per la civiltà giuridica: gli animali entrano nel codice penale

Con l’approvazione della riforma del Codice Penale, gli animali trovano finalmente riconoscimento giuridico nella nostra Repubblica. È una giornata bella, importante, che parla di rispetto, sensibilità e giustizia. 

Per la prima volta viene introdotto un intero capitolo sui reati contro gli animali: una conquista per tutta la società, resa possibile dal supporto del Segretario di Stato Canti, dal lavoro condiviso di una maggioranza che, pur nelle sue diverse sensibilità, ha scelto di tenere il punto su un principio di civiltà, e dal pungolo continuo e prezioso dell’APAS. 

Maltrattamenti, abbandoni, avvelenamenti, combattimenti e spettacoli crudeli saranno puniti con maggiore severità. E nei casi più gravi è prevista anche la prigionia e il divieto di detenere animali in futuro. 

Una riforma che arriva in un momento particolare: a Fiorentino sono saliti a cinque i cani avvelenati. Questo reato era già previsto, ma oggi, grazie a questa riforma, lo status giuridico degli animali è più forte. Il PSD si augura che ciò possa dare maggiore convinzione e legittimità all’azione delle forze dell’ordine e della magistratura, che devono confrontarsi con comportamenti vigliacchi e difficili da individuare. 

Ma il lavoro non finisce qui. Già nei prossimi giorni sarà avviato un tavolo di confronto sui comportamenti colposi, previsto da un ordine del giorno votato in Commissione I. L’obiettivo è affrontare tutte quelle situazioni in cui l’incuria e la disattenzione danneggiano gli animali, ma anche la convivenza civile e la fiducia reciproca tra cittadini

Nel corso della discussione, la presentazione di un emendamento legato alla legge sulle molestie sessuali ha riacceso il confronto su una fattispecie sanzionatoria: la riprensione. Il PSD ha sempre espresso dei dubbi sull’efficacia dello strumento. Ma quando si sta in una maggioranza non si può andare ognuno per conto suo. Si discute, ci si confronta, si cerca una sintesi. E proprio in questo spirito la maggioranza ha votato un ordine del giorno per approfondire e valutare lo strumento della riprensione, per capirne fino in fondo l’utilità e i limiti. 

Dispiace invece che le opposizioni abbiano scelto di trasformare un confronto serio su temi importanti in un’arena di rancori, forzature e provocazioni. Quando si parla di diritti, di tutela dei più deboli, di giustizia, il dibattito

meriterebbe un altro tono, più rispettoso non solo delle istituzioni, ma anche di chi ascolta da fuori. 

Il cittadino non distingue i colori politici, ma riconosce quando il Consiglio si comporta da Consiglio. E quando no. 

Nota di merito va invece al gruppo di RETE, che si è distinto in modo costruttivo e ha sostenuto l’articolo sui reati contro gli animali. 

Per il PSD oggi vince la buona politica. Quella che non strumentalizza, ma costruisce. Una politica che si assume le proprie responsabilità e che sa ascoltare le istanze più importanti che arrivano dalla società. 

E questa è una conquista per tutti. 

Partito dei Socialisti e dei Democratici