San Marino. Psd: “Un Piano Marshall made in Repubblica” come nel 1947

Abbiamo dissodato il terreno, ora dobbiamo seminare”, lo ha riferito il segretario Psd Marina Lazzarini citando un pensiero del segretario Istruzione Giuseppe Morganti espresso martedì sera in Direzione del Partito.

Non è stato specificato però quando mondo dell’Università se ne riparlerà dopo il Referendum. Ecco il referendum. Unanime la scelta del percorso “No”, quindi discorso praticamente chiuso sul nascere.

Resta il tema dello Sviluppo. Un tema articolato che ha trovato comunque un comun denominatore come riferisce la segretaria politica Lazzarini: “Se mi è concesso il paragone parlerei più di un piano Marshall per le nostre imprese. Abbiamo l’Incubatoio a Rovereta ma non basta, servono investimenti non solo per le grandi aziende. Il nostro tessuto imprenditoriale è fatto di tante aziende medio-piccole, di artigiani. Dobbiamo avere un occhio di riguardo anche per loro”.

Dunque un Piano Marshall, quel progetto di vasta ricostruzione dei Paesi europei devastati dalla Seconda guerra mondiale, messo in atto dagli Stati Uniti nel 1947. La devastazione attuale è la crisi economica che ha colpito diverse aree. Anche San Marino. Dunque che fare?

Dice in sostanza il Psd attraverso la coppia Lazzarini-Morganti: “Serve predisporre il terreno con un humus idoneo, poi il seme che stiamo gettando crescerà permettendo la ripresa delle nostre aziende ed anche la possibilità per i giovani di trovare soluzioni opportune. Per questo servono investimenti, liquidità: non potrà fare tutto la spending review. Ecco perché dobbiamo trovare gli stimoli giusti per far arrivare investimenti trasparenti anche da oltre confine”. E’ come chiedersi: anche in Repubblica ci sarebbero? Se sì, come favorirne l’emersione?.

Una idea è stata abbozzata: “L’intervento dello Stato magari indebitandosi con l’emissione di titoli”.

Ritorna l’ipotesi bond?. Non è stato precisato: “Non si tratterebbe di debiti statali ma di investimenti interni, anche in infrastrutture come una città per studenti universitari. Sarebbe un segnale di fiducia per gli imprenditori sammarinesi che potrebbe riscuotere ‘simpatie’, appunto dagli investitori esterni.

Insomma un effetto domino.
Nella riunione del direttivo del Psd, comunque, non si sono formalizzate proposte. Si è, al momento, solo confermato di aver avvertito segnali di ripresa. 

La Tribuna