“E? una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti delle Giunte e dei cittadini sammarinesi”.
Mercoledì pomeriggio le aziende che compongono l’incubatore d’impresa hanno presentato i propri prodotti e i propri progetti ai Capitani di Castello della Repubblica di San Marino. E? stato un incontro positivo e propositivo, assai apprezzato anche dagli stessi Capitani di Castello che hanno condiviso e approvato il piano di sviluppo dell’incubatore.
Se da una parte quindi l’incubatore d’impresa vanta al suo interno una quindicina di nuove giovani aziende dinamiche e intraprendenti gia? avviate e sostenute anche dalle istituzioni sammarinesi, dall’altra pero?, per quanto concerne il Parco scientifico e tecnologico la questione non solo e? ancora aperta e in divenire ma il fatto che la notizia della location in cui verra? realizzato sia uscita prima sui mass media, saltando il confronto con i Capitani di Castello, ha infastidito non poco alcuni protagonisti della vicenda e in particolare il Capitano di Castello di Chiesanuova Marino Rosti che, per questa ragione, ha voluto sottolineare alcuni punti e comportamenti da parte delle segreterie di Stato competenti (Industria in primis) non chiarissimi.
Qualche giorno fa avevamo scritto che in pole position per la costruzione del Pst c’era e c’e? ancora l’area statale gia? edificata di Galazzano, nel Castello di Serravalle. Prima di questa indiscrezione – non ancora ufficializzata – in ballo c’erano il Castello di Chiesanuova e quello di Serravalle.
Proprio per non essere stato interpellato in qualita? di Capitano di Castello su di una vicenda che lo riguarda da vicino, Marino Rosti si sente assai amareggiato dalle modalita? adoperate dalla segreteria di Stato all’Industria. Rosti afferma che quest’ultima avrebbe dovuto avvertire i Capitani di Castello prima di prendere e divulgare qualsiasi tipo di informazione in merito al Pst, ed invece cosi? non e? avvenuto. Per il Capitano di Castello di Chiesa- nuova questo atteggiamento non rispettoso nei riguardi di un’altra istituzione sammarinese, “rappresenta una delusione, visto anche che precedentemente erano stati presi altri tipi di accordi”.
Rosti si dice amareggiato per due ragioni, da una parte il fatto che la location designata sembrerebbe essere Galazzano, dall’altra per non essere stato contattato dalla segreteria all’Industria prima che la notizia di Galazzano uscisse sulla stampa: “Io e i miei concittadini ci contavamo molto che il Pst venisse installato a Chiesanuova e sapere in questo modo, cioe? dai giornali e non direttamente dalle istituzioni, che il Pst sara? costruito a Galazzano e? una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti delle Giunte di Castello e dei miei stessi concittadini. Tra l’altro, proprio l’altro giorno – sottolinea Rosti – nel loro discorso conclusivo di fine mandato, i Capitani Reggenti hanno affermato che le segreterie di Stato dovrebbero avere una maggiore attenzione e sensibilita? nei confronti delle Giunte, mentre questo invece non avviene”.
“Quando ci sono discussioni che riguardano il territorio di un Castello – prosegue Rosti – sarebbe opportuno che anche noi fossimo coinvolti, anche perche? siamo noi che dobbiamo dare spiegazione ai nostri cittadini”.
E inoltre: “Perche? poi – aggiunge – deve essere fatto tutto a Serravalle? Il polo del lusso a Rovereta, un nuovo centro commerciale all’ex Queen outlet a Ponte Mellini e ora anche il Pst, e gli altri Castelli perche? non vengono quasi mai considerati?”.
Per questo, a seguito di quello che e? successo, la Giunta chiedera? un incontro pubblico con le segreterie di Stato competenti (Interni, Lavoro e Industria) per chiedere spiegazioni.
“Vogliamo delle argomentazioni concrete, anche perche? – ribadisce – a luglio, quando eravamo stati inizialmente contattati, le premesse erano tutt’altre. Ritengo quindi che – conclude Rosti – le istituzioni competenti hanno usato poca sensibilita? e scarsa comprensione nei nostri confronti, considerando anche che erano stati proprio loro a contattarci e a dirci che il territorio di Chiesanuova, anche in seguito alla chiusura della Karnak, poteva essere un ottimo progetto per rilanciare l’economia oltre che della Repubblica anche di Chiesanuova”.
Francesco De Luigi, La Tribuna