San Marino. Pubblica amministrazione sotto tiro «Non è più in linea con il bilancio». L’intervento in parlamento del segretario agli Interni

La pubblica amministrazione è sotto la lente del governo a causa della spesa troppo sostenuta «non più in linea con le disponibilità del bilancio», come ha sottolineato il segretario agli Affari Interni, Guerrino Zanotti durante la seduta pomeridiana del parlamento che si è tenuta ieri dove è proseguita la discussione, appunto, sul bilancio dello Stato che deve essere approvato a breve. «Nei primi mesi del prossimo anno sono previsti interventi sulla pubblica amministrazione, i cui costi sono da rivedere – prosegue il segretario – . E per prima cosa dovremo pensare a realizzare degli accorpamenti che devono essere il primo passo verso la semplificazione e lo snellimento delle pratiche burocratiche che creano rallentamenti allo sviluppo economico. Quello che intendiamo mettere in atto è il potenziamento di settori che possano offrire la possibilità di reperire risorse: questo al fine di stabilire l’equità fiscale. È necessario – sottolinea il titolare degli Interni – che chi non ha versato il proprio contributo lo faccia nel più breve tempo possibile e contribuisca alla macchina pubblica.». E ritorna a sottolineare alcune delle questioni che riguardano espressamente la pubblica amministrazione e, precisamente, i dipendenti: «Bisogna riconsiderare il rapporto che riguarda dipendenti e dirigenza, lo abbiamo già detto e lo ripetiamo. Come diciamo anche che non agiremo in modo unilaterale ma attraverso il confronto con i sindacati». Per quanto riguarda la spesa pubblica, l’esecutivo non intende modificare i fondi destinati a due settori fondamentali come la scuola e la sanità pubblica ma il segretario Franco Santi fa notare che «nel prossimo anno dovranno essere attuate grandi riforme, come quella previdenziale. Per fare questo è necessario un patto sociale condiviso. I numeri ci impongono soluzioni che devono essere prese in fretta e dalle prime settimane di gennaio gli incontri per il confronto dovranno essere più frequenti». Il Resto del Carlino