Finalmente siamo riusciti ad avere la lista farlocca dei debitori delle banche saltate, quelle del credito d’imposta, poi trasformate in maniera mirabile da questo eccezionale segretario e governo in debito pubblico.
Un debito privato che si trasforma in debito pubblico dove solo la maestria del debitore Celli poteva essere applicata con tanta eccezionale cura. Solo un grande statista poteva pensare ad una cosa simile.
Delle sue doti eravamo già a conoscenza, ma quello che invece abbiamo riscontrato di più importante è altro.
Scorrendo le pagine dei vari ”debitori”, che sono più di 50 in formato A3, si trovano nomi molto interessanti anche di grandi imprenditori che noi non metteremo per non violare il segreto bancario; reato perseguibile anche in Italia.
C’è da domandarsi perché è stata fatta un cernita e ne sono stati messi, sino ad ora, solo una sparuta minoranza e anche, in parte, errata?
Perché non sono state pubblicate integralmente tutte le liste?