
Fisicamente può certamente farlo. Ma dopo quanto emerso dalla Relazione della Commissione d’Indagine su Banca Cis nei suoi confronti è veramente grave e la sua poltrona scotta.
Lei, in sostanza, avrebbe fatto parte del Gruppo dei Ribelli grandoniani del Psd nel 2006-2007, al pari della Ottaviani e di Berardi, e preso parte, come dice Grandoni nella sua lettera di richiesta di pagamento di 110.000 euro di una quota di un terreno alla Ciarulla del 28 novembre 2017, ad una società di fatto con Marino Grandoni.
Nulla di strano se non fosse tuttora un funzionario dell’ufficio del Lavoro e, soprattutto, un politico che, secondo i loro piani, doveva assurgere alla carica di Segretario di Stato all’Industria.
Ma soprattutto era in debito, e a sentire Grandoni lo è ancora, con l’ingegnere patron di Banca Cis. Un politico che è in debito con colui che si è reso responsabile, al pari di altri, di un buco verso il paese, conclamato, di 500 milioni.
Ed ora la domanda è legittima: Denise Bronzetti, dopo tutto quello che si evidenziato, può fare ancora politica e può sedere in parlamento e magari votare provvedimenti legislativi?
Ma soprattutto è penalmente rilevante ciò che ha fatto?
E’ CORRUZIONE l’aver partecipato ad una società di fatto con Marino Grandoni non pagando nemmeno la sua quota ed essendo al tempo stesso un consigliere?
Una società di fatto, costituita nel 2007 quando l’edilizia ancora tirava e tanto, che aveva come obiettivo quello di fare business e soldi, tanti soldi, e probabilmente anche sbloccare quel terreno agricolo – intestato ad un leasing – e costruire uno o piu’ cappannoni alla Ciarulla da rivendere ad imprenditori anche forensi magari in leasing, come andava di moda allora.
Il tutto senza tirare fuori il becco di un quattrino ma, anzi, partecipare agli utili finali – come specificato in scrittura – con un guadagno, presumibile, di alcune centinaia di migliaia di euro. Il tutto senza tirare fuori nemmeno 100 euro per le spese.
E che cosa è una regalia? Una corruttela? Uno schifoso scambio?
Oltre a questi pesanti dubbi, lei sembrerebbe aver dichiarato alla Commissione d’Inchiesta su Banca Cis che non fosse la sola, e cioè che ci fosse anche qualche altro politico in questa società di fatto. Ed allora c’è da chiedersi chi sono questi politici? Hanno fatto provvedimenti nei confronti della Banda Grandoni?
La magistratura, quella sana, dovrebbe IMMEDIATAMENTE fare piena luce su questi fatti dopo che, giustamente, la Commissione li ha rilevati e la Bronzetti essere sospesa dal Consiglio in attesa dell’esito di questo procedimento.
Corruzione o no, seppur non consumata (?!) quella della Bronzetti? Qualcuno dovrà rispondere a questa domanda … ed intanto lei siede in Consiglio.
Marco Severini