Mentre l’Europa rimane giustamente concentrata sulla crisi in Ucraina, è fondamentale non dimenticare le altre guerre e atrocità che affliggono il nostro pianeta. Un esempio recente è il Sudan, dove la situazione è precipitata con un tragico bilancio di vittime e distruzione. Come disse Albert Einstein, “Il mondo non sarà distrutto da coloro che fanno il male, ma da coloro che li guardano senza fare nulla”.
Il 15 aprile, la capitale sudanese Khartoum è stata teatro di scontri tra le Forze armate sudanesi e i paramilitari delle Forze di supporto rapido. Questo conflitto ha causato morte fra la gente e la distruzione di moltissime abitazioni. Le parti coinvolte devono fermare immediatamente l’uso di armi esplosive vicino ai civili, che si trovano in mezzo e stanno soffrendo.
Gli attori regionali e internazionali, tra cui l’Autorità intergovernativa per lo sviluppo, l’Unione africana e le Nazioni Unite, devono intervenire pubblicamente e invitare le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale e a proteggere le persone. È essenziale che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tenga una riunione di emergenza sulla situazione in Sudan e che tutte le parti coinvolte garantiscano accesso alle organizzazioni umanitarie per fornire assistenza alla popolazione colpita.
Il conflitto giunge dopo settimane di tensioni tra le due forze militari sulle riforme delle forze di sicurezza e i negoziati per un nuovo governo di transizione. Oltre alle vittime civili, tre dipendenti del Programma alimentare mondiale sono stati uccisi nel Darfur settentrionale, mentre altri due sono rimasti feriti.
In un mondo segnato da numerose crisi e scontri bellici, è allora fondamentale che i media e l’opinione pubblica non dimentichino anche tutte le “altre” guerre.
L’informazione e l’attenzione mondiale possono portare a un maggiore impegno per la risoluzione dei conflitti e la tutela dei diritti umani.
Io credo che anche San Marino, la più Antica Repubblica del mondo, può e deve fare la propria parte: ricordiamo le parole di Einstein e agiamo con determinazione.
David Oddone
La Serenissima