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  • San Marino. Quanti consiglieri valgono oggi Dc e Rete?… di Tancredi Falconeri

    Qualcuno pensa che la politica sia come il calcio. Così si può raccontare di tutto, dare le “formazioni” e poco importa se si raccontano delle baggianate totali. Forse è proprio questo il suo bello.
    A questo punto partecipo pure io al toto politica, magari mettendo un po’ di pepe nella minestra.
    Sempre rimanendo in tema sportivo, contano i risultati, le medaglie, le gare vinte.
    Possiamo anche continuare a ripetere che un atleta magari è bravo e ha talento. Ma se non vince di sicuro non avrà tifosi e non sarà inserito negli almanacchi.
    La stessa fine che è destinata a fare Rete se continua a sostenere Ciavatta.
    Possono continuare a raccontarsela fino a domani. Ma la verità è che Ciavatta è il peggiore dei Segretari di Stato.
    Robot, medicina di base allo sfascio, liste d’attesa, sfiducia generale.

    E i sammarinesi alle urne se ne ricorderanno.

    Inoltre Ciavatta era (?) un no-vax, un anti sistema e ora quelli sostengono Demos.
    Insomma Ciavatta sta portando Rete al fallimento politico. Ma lui il posto lo manterrà, almeno a sentire la Dc.
    Invece tutti gli altri probabilmente finiranno le loro carriere politiche: senza voti non vieni rieletto. Contenti loro!
    La difesa per certi versi spudorata della Dc alla sanità rappresenta una sorta di atto di amore, di patto di ferro. Come dire: Dc e Rete sono inscindibili.
    Delle promesse della Dc però c’è poco da fidarsi, chiedere a Libera per conferma.
    E di sicuro il popolo democristiano non è affatto contento della gestione dell’Iss e dell’ospedale.
    Così mentre Rete e Dc perdono voti ogni giorno, ecco arrivare l’aiuto da fuori: i social Berti!
    Fa abbastanza sorridere vedere lì tutti assieme Berti, Simoncini (rinviato a giudizio per molestie sessuali), Fabbri, Mancini (lo “stavamo bene” coi debiti) e la Bronzetti. Avvocati, clienti…
    Ma ve lo immaginate un futuro governo con questi cinque, quel che resta di Rete e la Dc?
    Non a caso Motus ha sentito puzza di opposizione. E non a caso ha lanciato intelligentemente il nuovo soggetto di centro. Magari in compagnia di Rf.
    E Libera? Se Libera resta compatta è in crescita e probabilmente l’unica forza politica che può dar fastidio alla Dc. A meno che qualcuno dei suoi non ambisca a fare la stampella democristiana o essere il maggiordomo di Giancarlo Venturini (c’è già il “povero” Lorenzo Bugli per questo).
    Tutti gli altri invece sono a rischio.
    E se a Libera si aggiungesse il Psd, indovinate a chi andrebbe in prima battuta l’onere e l’onore di formare il futuro governo e maggioranza?
    La Dc insomma mai come oggi rischia di finire all’opposizione. E la colpa è solo la sua.
    Fino a qualche settimana fa nessuno pensava a questa possibilità. Ora invece sembra una eventualità concreta.
    Mettetevelo in testa, contano i numeri. Quanti consiglieri valgono oggi Dc e Rete?
    Alla prossima!

    Tancredi Falconeri