San Marino. Quasi rissa in Consiglio Grande e Generale tra i consiglieri Matteo Rossi e Matteo Zeppa per un video satirico sul capogruppo Rete Daniela Giannoni

Scene di tensione e scontro verbale si sono verificate durante la seduta di ieri del Consiglio Grande e Generale coinvolgendo il Capogruppo NPR Matteo Rossi e il consigliere Matteo Zeppa (RETE). L’episodio ha avuto origine nel pomeriggio di ieri, quando è emersa la diffusione di un breve video del film l’Esorcista con la voce del Capogruppo di Rete Daniela Giannoni.

Dalle informazioni che ho raccolto tra i vari politici presenti, sembra che il consigliere Matteo Rossi abbia creato e condiviso, anche se non si è certi, il video satirico artefatto sulla chat whatsapp del PSD, che mostrava l’attrice del film l’Esorcista, posseduta da un demone, accompagnato dall’audio reale di un discorso critico della Giannoni nei confronti del governo, durante una recente seduta del Consiglio.

Quindi video dell’esorcista (che mettiamo qui sotto) e audio della Giannoni, un mix satirico esplosivo e molto divertente.

 

Il video è sicuramente divertente e brillante. Suscita una risata come meritato riconoscimento per la genialità di chi l’ha ideato.

Quindi non si è mai saputo chi abbia informato la Giannoni del video, ma da questa situazione ne è nato un accesissimo confronto in aula tra il consigliere di Rete Matteo Zeppa e il capogruppo NRP Matteo Rossi.

Zeppa avrebbe provocato Rossi, urlandogli “fenomeno”, e mentre quest’ultimo era in procinto di lasciare l’aula sentendo l’insulto, o meglio la provocazione, ha gettato la sua giacca a terra e si è avvicinato a Zeppa, faccia a faccia pronto al confronto. Alle botte, forse.

Zeppa è rimasto calmo e impassibile, mostrando grande sangue freddo nonostante la situazione fosse infuocata. Ha continuato a lanciare frasi provocatorie come “vediamo se hai coraggio”, mentre Rossi era visibilmente arrabbiato e la tensione nell’aria sembrava al culmine. La rissa sarebbe stata la normale conclusione di tutto ciò.

Ma sono arrivati i due salvatori.

L’intervento salvifico è arrivato dal nuovo ministro degli interni Gian Nicola Berti, che è intervenuto per separare i due contendenti, assistito dal consigliere di Rete Giovanni Maria Zonzini che ha allontanato Zeppa. L’episodio si è concluso con alcuni commenti scherzosi, e geniali direi, nei confronti del neo-ministro (segretario) degli interni Berti, considerando che era in carica da poche ore e già si trovava ad affrontare problemi di ordine pubblico.

Un vero‘Segretario Pronto Intervento’, ha commentato con ilarità lo stesso Berti, da me interpellato poco fa.

Contattati i due politici mi hanno dato queste versioni che pubblico integralmente:

MATTEO ZEPPA, Consigliere RETE:Ti posso dire che tutto è cominciato con Rossi Matteo che mentre noi si discuteva dei problemi fatti emergere dalla Commissione Antimafia sulla questione dei controlli anche preventivi, e che Motus continua ad ignorare, Rossi appunto si è avvicinato dicendo: “non è con gli ODG che si combattono le mafie”. Sai quanto mi arrabbio quando sento certe stupidaggini, anche perchè proprio da ODG sono nate le commissioni di inchiesta di recente chiusura. Sì, gli urlavo “fenomeno”, proprio per quello, perchè ha detto una cazzata appunto, e -dopo che gli avevo risposto quanto sopra- se ne andava, mentre faceva il gesto con la mano di quello che “parla, parla”.
Alchè dopo gli ho detto una cosa che sapevo che lo colpisse nel profondo. Lì è tornato indietro, si è tolto lo zaino, si è tolto la giacca (entrambi per terra) e mi veniva incontro con le fiamme negli occhi.
Ma mentre lo faceva, mi faceva ridere, perchè mi pareva un infoiato. E sì, ci siamo toccati, ma io ero nel mio. Dopo ci hanno divisi. Chi ha iniziato a fare il simpatico era per stemperare il clima, senza voler prendere per il sedere nessuno”

MATTEO ROSSI, Capogruppo NPR: ”Tutto nato dal fatto che dopo l’insistenza di Santi sul discorso Mafia a San Marino, alla fine della sua replica nella quale insisteva sempre su questo, quasi come a dire che il segretario e la maggioranza facessero provvedimenti in favore della mafia… io gli ho detto a santi “la mafia non si combatte con un’ordine del giorno in consiglio, non buttarla in politica la tematica “mafia”, se hai degli elementi concreti vai in tribunale…” e poi ho preso e sono andato verso l’uscita… mentre andavo all’uscita Zeppa ha cominciato a urlarmi dietro quelle cose, che sommate alle insinuazioni fatte sempre da Zeppa al microfono del consiglio nella scorsa seduta, attribuendomi lo pseudonimo dell’editorialista di GiornaleSM Tancredi Falconeri, mi ha fatto sbroccare.”

Anche questo è il Consiglio Grande e Generale!

 

Marco Severini

 

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