San Marino. “Quella stagione politica è ormai alle spalle”. L’intervento di Alessandro Cardelli

cardelli“Sono d’accordo ad un’estensione dei diritti civili. Siamo nel 2014 e sarebbe impossibile non vedere la società che cambia” .

Codice etico, sospensione degli indagati eccellenti, prese di distanza da uno dei leader storici come Podeschi. Consigliere Cardelli, cosa sta succedendo dentro alla Dc? Una piccola rivoluzione?
La Dc è nell’occhio del ciclone e tutti i suoi esponenti sono considerati dalla massa collusi e delinquenti. Ma il partito si sta rinnovando, sta andando verso un modo diverso di gestire se stesso e il paese.

Non crede che sia il caso di fare un mea culpa più sostanzioso rispetto al vostro passato?

La maggior parte degli aderenti alla Dc non si riconosce nelle critiche che ci vengono rivolte. La nostra base è composta da persone per bene, che credono nel partito. Costoro chiedono sì di fare “pulizia” ma soprattutto chiedono un cambio di passo in termini di sviluppo e lavoro.

A proposito, come giudica i risultati del governo?

Sotto questi aspetti il governo ha troppa paura. Ci sono dei progetti in cantiere? Bene, si facciano partire il prima possibile. Mi riferisco ad esempio alle infrastrutture, alle telecomunicazioni e al progetto di legge sulla sicurezza. C’è poi ad esempio un provvedimento a cui sto lavorando personalmente anche io che riguarda l’imprenditoria giovanile. Saranno previsti forti incentivi per i più giovani che vogliono tentare di aprire un’azienda come un prestito iniziale senza garanzia oppure sgravi sugli affitti per chi vuole aprire nei centri storici.

Un’altra cosa che ho letto in questi giorni e che condivido sono le dichiarazioni Csu sulla necessità di attirare con forza gli investitori. Da mesi vado dicendo che serve una forte promozione di San Marino all’esterno, quello che io chiamo marketing territoriale. È fondamentale. Abbiamo fatto un percorso interno di grandi riforme ma la gente fuori non ne conosce i vantaggi. Ci conoscono ancora per le armi, gli autonoleggi e le frodi carosello. Avere fatto tutto questo senza comunicarlo esternamente non serve.

Qual è la sua proposta?
Da tempo auspico l’apertura di un servizio ad hoc che potrebbe essere anche un sistema per poter dare lavoro a chi oggi non ce l’ha. Penso a una vera e propria figura riconosciuta dallo Stato come avviene negli altri paesi. Dunque Pieno sostegno a questa proposta della Csu. Inoltre è indispensabile, dopo aver fatto la legge sulle licenze che semplifica notevolmente il rilascio, creare uno sportello unico per l’imprenditore che sia di raccordo con tutti gli altri uffici. Anche questo c’è in tutti gli altri paesi che fanno una politica di attrazione di investimenti.

Torniamo alla Dc. Quanto contano oggi in via delle Scalette i tanto chiacchierati big degli anni ‘90- 2000?

Tanti dei nostri cittadini se lo chiedono. Sono convinto che la Dc abbia sempre avuto una grande forza: quella di superare indenne i vari cambi di leadership che nella sua storia sono stati tantissimi. Quella stagione politica ormai è alle spalle e i suoi protagonisti di conseguenza. È la cittadinanza in primis a volere un ricambio generazionale della politica. Forse la domanda che alcuni dei vecchi senatori si stanno facendo è un’altra, quanto conteranno domani quelle che oggi vengo definite seconde-terze linee?

In che senso?

Nel senso che la nuova classe dirigente che verrà fuori non avrà più troppa affinità con quel tipo di politica.

Questa rottura col passato c’è anche su temi tabù per i cattoli- ci come i diritti civili?

Sulle adozioni alle coppie omosessuali sono contrario. Sui matrimoni gay c’è una realtà che sta avanzando.Da cattolico credente vedo il matrimonio come un sacramento quindi nutro dubbi sull’ampliarlo anche agli omosessuali. Sono altresì d’accordo ad un’estensione dei diritti civili. Siamo nel 2014 e sarebbe impossibile non vedere la società che cambia.

In questi giorni è tornata auge la possibilità di un governo di larghe intese. Che ne pensa?

Personalmente ritengo che maggioranza e governo debbano restare questi ma l’apporto di altri partiti può essere fondamentale su temi particolari come lo sviluppo. Non dico No a prescindere. In particolare da Partito socialista e Civico 10 sono arrivate proposte interessanti da vagliare meglio. Mi riferisco al reddito di cittadinanza che arriverà a settembre. La maggioranza deve accettare eventualmente anche l’aiuto degli altri senza avere la presunzione di essere i più bravi in tutto. (Nell’ultima commissione Finanze la maggioranza ha bocciato una legge sul tema proposta da Zafferani e compagni, dichiarando che una normativa simile sarà varata dal governo dopo l’estate, ndr.)

Oggi prenderà vita la Commissione d’inchiesta su Carisp-Sopaf e tra pochi mesi arriverà quella sul Conto Mazzini. Che ne pensa?

Ritengo le Commissioni d’inchiesta un buono strumento per accertare responsabilità e comportamenti scorretti da parte della politica nella gestione pubblica. A due condizioni però: che non siano di ostacolo ma di supporto alle indagini della magistratura e che non rallentino ulteriormente la politica nel dare risposte ai tanti problemi che oggi stiamo vivendo.

C’è chi parla di tangentopoli del Titano. Oggi verrà ufficializzata la nascita di un nuovo contenitore politico. I partiti sono destinati all’estinzione?

Io non credo che i partiti siano finiti, anzi sono convinto del contrario. Faccio un esempio semplice che tutti conosciamo. In Italia Renzi è stato capace di ricostruire un partito che stava morendo. I partiti sono la rappresentazione di chi li compone. Quello che oggi ci chiede la gente e che la gente vuole dalla Dc è un partito sicuramente diverso – e noi stiamo lavorando a questo – non un partito di qualcuno ma un partito interclassista e moderato capace di dare subito le risposte di cui ha bisogno il paese.

Davide Giardi, La Tribuna