San Marino. Questione aumento bollette. La discussione in Comma Comunicazioni del CGG di ieri

Ecco gli interventi ieri in Consiglio nel comma comunicazioni sulla questione ”aumento bollette”

Andrea Zafferani, Repubblica futura: (…) ‘‘Torno sulla questione bollette: c’è da un lato una decisione che rispettiamo ma che è estremamente criticabile sugli aumenti del gas. Non ce ne era la necessità dati alla mano.  Dall’altro la decisione sulle tariffe dell’energia elettrica porta a una forte situazione regressiva: gli aumenti pesano di più per le fasce più deboli e che consumano meno. Sul gas servono azioni che possono venire per esempio grazie agli effetti positivi del contratto firmato dall’Azienda dei servizi. Sull’energia servono contrappesi per rendere progressivi gli aumenti. Presenteremo un ordine del giorno e ci piacerebbe potere sentire anche l’Autorità per avere il loro parere. “Il Consiglio grande e generale presto atto delle decisioni prese dall’Autorità per l’energia l’11 novembre sulle tariffe gas ed energia elettrica, con un aumento del 30% e la tariffa variabile in base alle condizioni di mercato… richiede al Congresso di Stato emendamenti al bilancio previsionale per ridurre la tariffa determinata sul gas, per appositi spread sulle tariffe per gli aumenti progressivi, per tariffe più basse per le fasce deboli e per un’audizione con l’Autorità”.

Maria Katia Savoretti, Repubblica futura: ”scelte scellerate e senza logica da parte del governo. Sugli aumenti delle tariffe acque, luce e gas emerge una gestione totalmente sconnessa, non capiamo come il governo affronta l’emergenza. Repubblica futura prova a essere propositiva ma nessuna proposta viene accolta. Chiediamo un stop agli incrementi, i costi superano quelli medi sostenuti dall’Azienda. Servono interventi per aiutare famiglie e imprese. Servono chiarezza e risposte certe. Non è accettabile che i sammarinesi siano la banca dell’Azienda dei servizi. Nel bilancio 2023 servono risorse vere per mitigare caro bolletta, il governo non può rimanere immobile”. (…)

Iro Belluzzi, Libera: ”Sulle bollette non facciamo che chi più consuma meno paga: chi consuma meno deve pagare. C’è poi il problema delle aziende energivore, che qui erano due. Vanno riparametrate le tariffe per ricreare un tesoretto nell’Azienda.”

(dall’ultimo intervento di Iro Belluzzi non posso non dire che è l’ultima cosa da fare, ovvero ricreare un tesoretto in AASS con le bollette, seppure riparametrate come dice lui e poi bisogna vedere come. Occorre, invece, spingere sul trading energetico che possiamo fare con AASS e ricreare quella liquidità che avevamo prima proprio grazie a questo strumento. Marco Severini – ndr)

Nicola Renzi, Repubblica futura: un po’ stupito dal comma, al di là di qualche segnale politico che ci può stare. Soprattutto dalla risposta del segretario di Stato Lonfernini. Il lavoro che abbiamo fatto sull’impatto degli aumenti meritava di essere discusso. Parliamo delle cose che stanno a cuore alla cittadinanza: la nuova tariffazione sulle bollette dell’energia elettrica grava più su alcune famiglie, mentre i grandi consumatori sono colpiti meno di prima. È così o no? Se è vero proviamo a trovare una soluzione.

Miriam Farinelli, Repubblica futura: sul rincaro delle bollette, le delibere dell’Autorità non lasciano spazio a interpretazioni. Le bollette aumenteranno di oltre il 30% e non sarà di conforto che negli altri Paesi il rincaro sarà maggiore. Sulle famiglie con i redditi più bassi si abbatterà la falce degli aumenti senza che siano state individuate misure di salvaguardia. Nel bilancio servono risorse per attenuare caro bollette, Rf è disponibile al confronto. In una famiglia media di quattro persone si spenderà di gas 1.600 euro per arrivare a 3.000 con tutte le bollette. Si deve mitigare la preoccupazione dei cittadini, parlare di meno e fare di più.

Gerardo Giovagnoli, Noi per la Repubblica: l’esecutivo deve rispettare gli impegni presi, specie se internazionali, non c’è nulla di anomalo nel decreto per l’ora di religione, viene precisato un curriculum. Rigettiamo al mittente la baraonda. Sulla questione energetica, la formulazione è dell’Autorità: l’aumento del gas rispetto all’anno scorso è di oltre il 100%, mentre sull’elettrico c’è un punto interrogativo rilevante, la tariffa è indicizzata. Invito il governo a valutare la soglia di intervento oltre la quale deve partecipare alla diminuzione delle bollette. Sul gas si intervenga in maniera tarata sulle esigenze dei cittadini. 

Emanuele Santi, Rete: sulla maggiore autonomia energetica servirebbe un comma dedicato. Si devono incentivare gli impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici o sui capannoni privati. Arrivare al 10%-15% è già un passo in avanti. Poi c’è il microeolico. Si deve intraprendere un ragionamento serio. E investire anche fuori dal territorio, in partnership. Il parco eolico sull’Adriatico potrebbe essere un eventuale investimento. Poi c’è la questione dell’acqua: un bacino nostro anche piccolo è un’ipotesi, anche una piccola centrale idroelettrica. Vanno valutati interventi veri sulla finanziaria per il caro bollette, con un occhio di riguardo alle fasce più deboli e a chi risparmia, e mettere qualcosa in più per chi consuma molto. (…)

Gerardo Giovagnoli, Noi per la Repubblica: (…) Sulla questione energetica, la formulazione è dell’Autorità: l’aumento del gas rispetto all’anno scorso è di oltre il 100%, mentre sull’elettrico c’è un punto interrogativo rilevante, la tariffa è indicizzata. Invito il governo a valutare la soglia di intervento oltre la quale deve partecipare alla diminuzione delle bollette. Sul gas si intervenga in maniera tarata sulle esigenze dei cittadini. 

 

Fonte: Dire.it

  • Le proposte di Reggini Auto