San Marino. QUESTIONE MAGISTRATURA. Sds Esteri Luca Beccari invia una lettera di spiegazioni al Commissario Mijatovic

TRADUZIONE DELLA LETTERA
Signora Commissario,
Grazie per la sua lettera dell’8 settembre 2020, Rif: CommHR/DM/sf018-2020, che ho letto con molta attenzione, riguardo alle preoccupazioni circa l’indipendenza della magistratura nella Repubblica di San Marino a seguito di alcune comunicazioni a Lei inviate da alcuni rappresentanti della stessa magistratura sammarinese.
Capisco perfettamente che queste comunicazioni potrebbero averla preoccupata o addirittura allarmata.
Prima di tutto, sento il dovere di richiamare la sua attenzione sul fatto che queste comunicazioni le sono state inviate solo da una parte della magistratura e non da tutti i magistrati che lavorano a San Marino.
Vale la pena specificarlo per evitare di accettare a priori ciò che è stato sottolineato e, di conseguenza, influire sul nostro dialogo, che vorrei portare avanti in modo puramente a livello tecnico per affrontare questo problema con la massima obiettività possibile.
La sua lettera mi offre l’opportunità di fare alcune considerazioni che io ritengo importanti per far capire meglio quanto è accaduto di recente a San Marino; queste considerazioni verranno spiegate (e ampliate, se necessario) anche a tutto il Consiglio competente ed a agli organismi europei, primo fra tutti il Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO) che adotterà un rapporto di valutazione su San Marino il prossimo 21 settembre.
Da diversi anni la Magistratura della Repubblica di San Marino ha svolto un’attività intensa e complessa. Questa attività ha portato alla luce alcune vulnerabilità e problemi che interessano il sistema giudiziario, portando inevitabilmente a visioni diverse sulla corretta applicazione di alcune sue regole. In questa circostanza sono sorti all’interno della magistratura una serie di conflitti interni, che inevitabilmente hanno coinvolto anche la politica a causa dell’attuale quadro normativo in materia di composizione degli organi previsti dall’ordinamento giudiziario.
Oltre alle varie visioni che esistono ancora oggi, il legislatore ha ritenuto necessario effettuare un intervento normativo per fugare ogni dubbio, da un punto di vista interpretativo, in merito all’applicazione della normativa vigente. Riguardo a questo argomento vi è stato un intervento dei Capitani Reggenti, Capi di Stato e Suprema magistratura, dove hanno chiesto un parere pro veritatae e super partes su una legge costituzionale ad un autorevole esperto non sammarinese, che ha confermato l’adeguatezza degli interventi legislativi adottati rispetto alla Carta costituzionale del nostro Paese.
Questa opinione le verrà inviata appena possibile per sua informazione.
Il Consiglio Giudiziario Plenario di San Marino ha invece recentemente deciso di porre rimedio alle irregolarità di alcuni provvedimenti adottati in assenza di una disposizione di legge, quindi illegittimamente, e ciò non poteva considerarsi risolto con il semplice passare del tempo.
Inoltre, sono emerse alcune possibili condotte che potrebbero essere associate, in alcuni provvedimenti, ad una amministrazione della giustizia non imparziale; anche il GRECO potrebbe essere informato di tali condotte, ove lo ritenga opportuno, nell’ambito dell’attuale processo di valutazione su San Marino.
Quanto spiegato sopra non può colmare tutte le lacune e le vulnerabilità esistenti nel nostro sistema giudiziario, come evidenziato anche dal GRECO nella sua visita di valutazione a San Marino.
Al riguardo, il Governo auspica l’avvio di una profonda e proficua collaborazione tra le autorità di San Marino e le competenti istituzioni del Consiglio d’Europa, in un’ottica di raggiungimento una riforma giudiziaria complessiva nel rispetto dei principali standard internazionali in materia.
Tuttavia, vale la pena ricordare che in un piccolo Paese come San Marino deve esserci un’attenzione particolare al sistema di controllo reciproco e di equilibrio tra i poteri fondamentali dello Stato, come evidenziato e ampiamente discusso dalla relativa dottrina che si è sviluppata qui dal 1748 ai giorni nostri.
Mi auguro che la riforma che stiamo per realizzare possa risolvere i problemi che sono finora emersi e che possono finalmente conciliare anche le differenze di opinione esistenti all’interno della magistratura e della politica sammarinese.
Solo nel contesto di questa riforma globale attueremo i necessari interventi normativi e, quindi, non è intenzione del Governo, in questa fase, promuovere ulteriori iniziative legislative nel campo della giustizia
al di fuori di questo contesto.
Nel ringraziarla ancora una volta per la sua lettera, vorrei cogliere l’occasione per rinnovarle i miei migliori auguri e per assicurarle che sia io che il governo di San Marino siamo pienamente disponibili per continuare questo dialogo e per fornirle ulteriori informazioni.

Segretario di Stato Esteri Luca Beccari