San Marino. Questione migranti. Consigliere Santolini, Civico10: ”Relativamente ai furti, chi ruba negli appartamenti sono criminali locali che arrivano dalla riviera”

Luca SantoliniNella Commissione Esteri di ieri, 7 aprile 2016, il consigliere Santolini ha detto:

“Sulla questione migranti ci tenevo a sottolineare che in questi ultimi due giorni abbiamo visto sui social network reazioni indegne del nostro Paese e della sua storia. Mi sono vergognato di chi ha postato certi commenti solo perché ha visto da un video persone di colore scese da un pulmann in centro storico. Non credo siano vicende collegate ai furti, chi ruba negli appartamenti sono criminali locali che arrivano dalla riviera. C’è stato forse un ritardo nella smentita di queste informazioni errate veicolate tramite i social, forse poteva essere fatta prima. Segretario, Le chiederei di mantenere alta l’attenzione su queste dinamiche anche sui social e nel caso dovesse succedere di nuovo di smentire in modo celere”.

E sul suo profilo facebook:

‘Oggi pomeriggio è stata convocata la Commissione Esteri, per discutere in particolare dei contenuti del prossimo incontro trilaterale fra delegazioni delle Commissioni Esteri convocato da Andorra la prossima settimana. Se non lo faranno in giornata, approfitterò della convocazione per chiedere al Segretario Valentini di fare chiarezza sui numeri degli arrivi di profughi previsti tramite i corridoi umanitari aperti da Caritas e Sant’Egidio, e su quelli già arrivati in territorio. Non lo farò perché ho paura di un invasione, non lo farò perché ho paura degli stupri di massa o perché “prima i Sammarinesi” e poi quelli che scappano dalle guerre e dalle decapitazioni. Lo farò semplicemente perché certi commenti che ho letto fra ieri sera e oggi sui social mi hanno fatto venire voglia di dare le dimissioni, perché non sono degni della storia di questo Paese, non sono degni del culo che si sono fatti i nostri bisonni per salvare dalle bombe 100.000 italiani, cinque volte la popolazione della San Marino durante la guerra. Sfamandoli, nonostante loro stessi per campare fino a sera potessero contare su un pezzo di pane bagnato nel vino e qualche cipolla, e chiudendosi con loro nelle gallerie al riparo dai bombardieri, dove si dormiva in 8 su un materasso matrimoniale. Certo, penso sia normale che finché le bombe cadevano in testa anche a noi fosse più facile percepire la tragedia della guerra. Ma certi commenti che ho letto su persone in fuga da bombe e fondamentalismo religioso non sono degni di un Paese che ha fatto della solidarietà verso chi è in difficoltà, la sua seconda bandiera.”