San Marino. QUESTIONE PALESTINESI. Adesso basta parole. È il momento dei fatti. … di Marco Severini

In questi giorni non è successo qualcosa di normale.

Non è stato il solito dibattito, non è stata la solita polemica destinata a spegnersi. È successo altro.

Ci avete scritto in tanti. Avete commentato, telefonato, mandato messaggi privati e tantissimi mi hanno fermato.

Marco Severini


E soprattutto avete detto una cosa sola, con parole diverse ma con lo stesso significato:

“Basta. È ora di fare qualcosa.”

C’è chi ha chiesto come firmare. C’è chi si è offerto di raccogliere firme.

C’è chi ha detto: “Se partite, io ci sono.” Ed ora partiamo perché questo futuro a tutti noi non sta bene! 

Questo non è rumore. Questo è un Paese che si muove.

Per troppo tempo vi è stato chiesto di avere pazienza.

Pazienza mentre il costo della vita saliva.

Pazienza mentre famiglie finivano in difficoltà.

Pazienza mentre giovani rinviavano tutto.

Pazienza mentre le decisioni importanti venivano prese senza ascoltare chi vive qui ogni giorno.

E quando finalmente una parte ampia dei sammarinesi ha dettonon siamo d’accordo, la risposta è stata liquidare tutto come pancia, come rabbia, come odio.

No.

Quello che stiamo vedendo non è odio.

È la dignità dei sammarinesi che chiede spazio.

Ora quel dissenso non può restare sospeso.

O torna nel silenzio, oppure diventa atto democratico.

Per questo è arrivato il momento di iniziare la raccolta delle firme.

Non contro qualcuno.

Non per distruggere.

Ma per affermare un principio semplice:

le decisioni che cambiano il futuro del Paese non si prendono senza il Paese.

Le firme non sono un gesto simbolico.

Sono una presa di responsabilità. Sono a dire: “Io ci metto il nome. Io ci metto la faccia.”

A chi ci ha scritto dicendo “sono pronto a raccoglierle”, diciamo una cosa chiara: avete fatto bene e lo faremo assieme!

A chi sta leggendo e si riconosce in queste parole, diciamo un’altra cosa: questa volta non siete soli di fronte a questo sopruso! 

Nei prossimi giorni verranno comunicati obiettivi chiari, modalità precise, tempi certi.

Sarà una raccolta ordinata, pacifica, trasparente, ma determinata.

Perché quando il dissenso è così diffuso, ignorarlo diventa arroganza. Estrema arroganza. 

Questa non è una battaglia di GiornaleSM.

È qualcosa che sta nascendo dal basso.

E chi governa farebbe bene a capirlo subito e a porre immediatamente rimedio. 

Se pensi che San Marino meriti rispetto.

Se pensi che le priorità vadano discusse, non calate dall’alto.

Se pensi che la tua voce conti ancora qualcosa.

Adesso è il momento di dimostrarlo.

Le parole le abbiamo dette.

Ora è il tempo delle firme.

In un paese di 34.000 abitanti la tua voce conta tantissimo e se non vuoi il futuro che ci vogliono imporre é il momento che tu ti faccia avanti e che faccia qualcosa per te, per i tuoi figli e per i tuoi nipoti. E per tutti noi. E solo insieme possiamo farcela!

Marco Severini – cittadino sammarinese