San Marino. QUESTIONE VACCINATI SPUTNIK. DEROGHE E CHIAREZZA (con un piccolo bagno di realtà) … di Giovanni Zonzini

*astenersi leoni da tastiera e chi è abituato a commentare senza leggere e riflettere*
La proroga dell’esenzione per i vaccinati Sputnik fino al 31.12 suscita polemiche, perlopiù vagamente infondate e alimentate dai soliti demagoghi.
Cercherò di sottoporre alla vostra attenzione alcune risposte ragionate e documentate a polemiche e dubbi sorti in questi giorni.
– Perché la deroga è stata annunciata così a ridosso?
Pur non avendo io seguito da vicino la trattativa, ritengo ovvio che una trattativa diplomatica sia coperta dal segreto fino a quando non si sia ragionevolmente sicuri di aver definito l’accordo, o avere ottenuto sufficienti garanzie in merito. Questo crea disagi a chi aveva impegni in Italia immediatamente dopo il 15? Sì, ma è il male minore, poiché una fuga di notizie – in questi ambiti – può determinare effetti disastrosi, ad esempio il naufragio della trattativa.
– Perché fino al 31.12 e non oltre?
Perché la normativa italiana che tratta il Green Pass a più riprese specifica che tale misura è attiva nell’ambito dello stato di emergenza (basti vedere i primi articoli del DL italiano 166/2021, quello della deroga fino a domani). Lo stato di emergenza italiano, attualmente, ha un termine fissato al 31.12.2021. Salvo proroghe di tale stato di emergenza, tutte queste misure (ad es. il green pass) decadono a partire dal 01.01.2022. Ritengo pertanto ragionevole che l’Italia non dia una proroga OGGI oltre quella data, poiché l’efficacia attuale dei loro decreti arriva, appunto, al 31.12.2021. Qualora lo stato di emergenza venisse prorogato, si potrà e dovrà intervenire per un’ulteriore proroga.
– Perché si va avanti di deroghe e proroghe?
Perché la scelta di non riconoscere Sputnik è un scelta del Governo italiano dettata dal suo netto posizionamento atlantista, rinforzatosi con l’attuale Presidente del Consiglio. Credo sia chiaro anche ad un imbecille che tale posizionamento non dipenda da San Marino e che esso non può essere mutato dall’azione diplomatica di San Marino, visti e considerati gli interessi e le forze in ballo. Lo strumento della deroga momentanea (seppur continuamente prorogata) consente al Governo di Roma di mantenere la propria linea politica senza rendere la vita impossibile a molti sammarinesi.
– Perché non vengono accettati gli anticorpi per il Green Pass?
Indipendentemente dalla validità scientifica o meno di quel critero, l’utilizzo di certificazioni anticorpali non è riconosciuto fra le condizioni di rilascio del Green Pass ai sensi della normativa e dei regolamenti europei (segnatamente i Regolamenti 953/2021 e 954/2021), che includono solo vaccinazione (con vaccino approvato EMA o altri a discrezione dei singoli Stati), certificato di guarigione, tampone. Ritenere che la diplomazia e il governo sammarinesi possano convincere l’Italia ad infrangere tali regolamenti è un’idea piuttosto irrealistica. Passabile per un comune cittadino, distintivo o di demagogia o di impreparazione per una forza politica.
– Ci costringeranno alla terza dose, quindi il governo è incapace?
Nessuno costringerà nessuno alla dose di richiamo. Rimane però il fatto che – ai fini del rilascio del green pass – la vaccinazione ha per così dire una “scadenza”, oltre la quale non è più considerata valida. Questo vale per i cittadini italiani. Non vi è nessun motivo razionale per cui il Governo italiano dovrebbe negare il GP ai propri cittadini vaccinati dopo 12 mesi dalla seconda dose e – al contempo – rilasciarlo a cittadini stranieri nelle medesime condizioni, ad esempio i sammarinesi. L’obiettivo ragionevole per il nostro Governo dovrebbe essere l’ottenimento di pari condizioni, ma è irrealistico ipotizzare di ottenere per i sammarinesei condizioni migliori di quelle dei cittadini italiani.
– LA DEROGA E LA SUA PROROGA SONO IL “MINIMO SINDACALE”?
No, e sono frutto di un intenso lavoro diplomatico. Per i motivi che ho esposto sopra, per di più, è il massimo risultato realistico. Il resto sono ruggiti da tastiera e demagogia.
Giovanni Zonzini