San Marino. Questione vaccini: esiste il reato di procurato allarme? … di Alberto Forcellini

La questione vaccini tiene banco dal dicembre scorso. Da quella volta è cominciata una campagna di fake news sui “vaccini” e sulla data del loro arrivo. Un countdown al contrario che ogni giorno di più vuole marcare la differenza con gli altri Paesi. Fino ad arrivare, un paio di sere fa, a creare una pagina facebook intitolata proprio così: “San Marino non ha il vaccino Covid 19 da…”Il che è legittimo in un Paese libero, ma che il tg nazionale riporti nel suo servizio di apertura la notizia di questo nuovo sito, che ha una ventina o poco più di follower, lascia davvero basiti.

Qual è l’obiettivo? Non certo “sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica al ritardo con il quale iniziamo la campagna vaccinale” come si legge nella presentazione. Qui si vuole solo aumentare la tensione, la paura, le aspettative su un argomento delicatissimo che interessa la salute pubblica. Come se il governo non avesse fatto niente. Quindi, si riempiono i giornali compiacenti di fatti, illazioni e considerazioni non suffragati da alcuna fonte certa. Questo si chiama “procurato allarme”.

Il reato di procurato allarme può configurarsi in caso di diffusione di notizie false sui contagi da covid, sui farmaci per le cure, sui vaccini, eccetera, in particolare quando questa avviene attraverso social network o altri mezzi che consentono una rapida circolazione delle notizie. Non sappiamo bene chi abbia messo in piedi questo schifo, certo è che le forze di opposizione da un pezzo soffiano sul fuoco e cercano in tutti modi di mettere i bastoni fra le ruote, anche spingendo attraverso le loro relazioni esterne. Ovviamente “per fare il bene del Paese!”

Altrettanto evidentemente non si tiene conto alcuno delle condizioni oggettive: la confusione politica in cui versa l’Italia, nostro Paese di riferimento anche verso l’Europa; la carenza di dosi a livello mondiale e una distribuzione che avviene a singhiozzo, per soli fini speculativi e anche perché non tutti i vaccini hanno le necessarie autorizzazioni.

San Marino è uno Stato piccolissimo e molto diviso, che invece di stare unito di fronte a un’emergenza sanitaria mai vista, scatena rabbia, tensioni e guerre intestine. Obiettivo? Una mozione di sfiducia a Ciavatta, al pari delle altre due mozioni di sfiducia presentate nel volgere di tre mesi: una sulla giustizia e una sulla politica estera, entrambe naufragate miseramente.

Le fiale arriveranno, San Marino recupererà il gap in poco tempo: quale altro fronte si inventeranno quando si chiuderà la questione vaccini?

a/f