Ecco la domanda di un utente fb al Sds Zafferani: ”Ci sono dipendenti PA che vanno a fare svariati lavori tipo: giardinieri , imbianchini, gestiscono palestre, insegnanti che danno ripetizioni private, organizzatori di feste allenatori, meccanici , sartoria, catering, cuochi ecc.vengono pagati in nero oppure ricevono gettoni di presenza o rimborsi spese, che di fatto è la stessa cosa. Questi non li controlla nessuno? Fanno concorrenza sleale alle attività regolari e sono tantissimi i soggetti che svolgono queste attività. Fanno business mentre lavorano sotto la PA poi siccome hanno tanto tempo libero, svolgono attività parallele incassando in nero. È questo che rode. Il loro rischio d’ impresa è pari a zero, tanto lo stipendio lo dà pantalone.”
IL SEGRETARIO DI STATO ANDREA ZAFFERANI farà una legge anche su questo oppure, essendo lui un dipendente semi-pubblico perché è di BANCA CENTRALE, o avrà un occhio di riguardo e farà finta di nulla?
La risposta di Zafferani: ‘‘È fin troppo ovvio che le leggi contro il lavoro nero colpiscono e devono colpire OGNI tipo di lavoro nero, compreso quello dei dipendenti PA (…) Rispetto ai controlli contro il lavoro nero ha risposto l’Ufficio del Lavoro passato ieri. I controlli sono in crescita e le sanzioni pure. La legge in questo è molto rigida e dura contro il dipendente PA che fa doppi lavori. Poi da tutte le parti non si arriva, purtroppo.”