Inizia questo pomeriggio il processo relativo al bonifico Bcs-Finanziaria Infrastrutture; un caso che ha fatto tanto parlare l’opinione pubblica sammarinese.
All’indice, e quindi alla sbarra, sono chi diede o comunque, secondo l’accusa, ordinò l’autorizzazione del bonifico effettuato dalla Bcs – Banca Commerciale Sammarinese – in regime di sospensione dei pagamenti.
Sono stati chiamati alla sbarra, con l’accusa di interesse privato in atti d’ufficio, l’ex direttore di Banca Centrale, Mario Giannini ed i due ex commissari liquidatori di Banca Commerciale Sammarinese, Otello Carli e Sergio Gemma.
L’ex responsabile della vigilanza di Bcsm, Antonio Gumina, anch’egli rinviato a giudizio è deceduto.
Quel milione e 200 euro fu trasferito da un conto della Finanziaria infrastrutture, società amministrata da Claudia Minutillo, il braccio destro dell’ex Governatore del Veneto Giancarlo Galan e per questo nominata Doghessa che fu arrestata anche lei nell’inchiesta Chalet e successivamente Mose, ad un’altro conto corrente aperto in IBS – Istituto Bancario Sammarinese – sempre della stessa società. Si chiarirà, poi in seguito, come quel bonifico fosse stato caldeggiato da pezzi da novanta dalla politica sammarinese, esclusivamente per ingraziarsi le simpatie di Galan, e come i vertici decotti di Banca Centrale si siano prestati ad operazione illegale e squalificante per tutto il sistema sammarinese. Il bonifico fu autorizzato esclusivamente perchè dietro a quella richiesta c’erano gli affari dell’ex Governatore del Veneto Giancarlo Galan, allora potentissimo uomo di Berlusconi e del governo italiano di centro destra, ed il suo giro di tangenti anche legate al Mose.
Appuntamento alle ore 15,00 presso il Tribunale di San Marino; Giornalesm.com sarà presente.