San Marino. Rapina in tabaccheria: “Ci aspettavamo questo colpo” (da Repubblica Sm)

Martedì verso le 19,15 due uomini con accento meridionale, entrambi a volto coperto e armati di pistola e coltello si sono resi protagonisti di una rapina alla tabaccheria Tabloid di Rovereta, riuscendo a portare via l’intero incasso della giornata. “E’ avvenuto tutto nel giro di pochi secondi – ha riferito la titolare della tabaccheria – i due uomini incappucciati hanno atteso che non ci fosse nessuno a parte i miei genitori che in quel momento mi stavano sostituendo e sono entrati spalancando la porta. A quel punto hanno chiesto ai miei di farsi da parte e uno dei due ha aperto la cassa e ha preso tutto il contante. Dopo di che si sono dileguati”. E’ stato dunque un gioco da ragazzi per i due malviventi compiere la rapina e andarsene con il furto quasi indisturbati nonostante la presenza delle telecamere a circuito chiuso. Ed è questo che fa più arrabbiare la titolare della tabaccheria che ha detto “ci aspettavamo anche questo colpo. Hanno tentato più volte di derubarci, in questi anni abbiamo subito di tutto tra furti tentati e messi a segno. Veniamo a lavorare con la paura che ci succeda qualcosa, non c’è più alcuna tranquillità. Spesso mi chiedo se non sarebbe meglio restarsene a casa con i propri bambini anziché venire al lavoro e rischiare ogni giorno l’incasso e la vita. Non c’è più serenità, i miei genitori mi sostituiscono quando sono impegnata con i bambini ma tutte le sere il babbo chiude la tabaccheria assieme a me perché è consapevole dei pericoli per una donna sola. Vorrei tanto che questa consapevolezza appartenesse anche ai politici perché come commercianti un’infinità di volte abbiamo chiesto di poter avere più tutele. Un tempo c’era sempre una pattuglia a vigilare sulle zone di confine e magari non serviva visto che tutti tenevamo la chiave infilata nella toppa. Oggi che servirebbe siamo completamente abbandonati a noi stessi. Su questo si dovrebbe cominciare seriamente a riflettere perché così non si può più andare avanti. Siamo persone con una vita e quella vita appartiene anche alle nostre famiglie, noi non possiamo continuamente metterla a rischio per il lavoro”. Sui dettagli dell’incasso di cui è stata derubata la titolare della tabaccheria preferisce non dilungarsi per il timore che ci si concentri su un particolare che potrebbe invogliare altri malviventi a comportarsi come i rapinatori. Non ha evidentemente torto visto che i numeri delle rapine nel circondario continuano ad aumentare.
Sull’accaduto ora sta indagando la Gendarmeria.
Olga Mattioli (Repubblica Sm)