San Marino. Rapporti tra l’Antincendio sammarinese e la cooperativa che accoglie i migranti: forse la Papa Giovanni XXIII … di Marco Severini

”Ieri (sabato ndr) l’azienda ha tenuto un corso a cui hanno partecipato diverse imprese, tra cui una cooperativa italiana.” è quanto dichiarato a Rtv San Marino, l’emittente di Stato della Repubblica di San Marino, da Jader Tosi, consigliere del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino (l’equivalente di onorevole in Italia) ed esponente del movimento Civico10 attualmente facente parte del governo di San Marino.

Questa dichiarazione non deve lasciarci indifferenti in quanto da questa si possono capire l’esistenza di eventuali contatti che San Marino potrebbe avere con il mondo delle cooperative rosse e non che si sono specializzate nel mercato dell’accoglienza di migranti economici africani in territorio italiano.

C’è anche da capire, e questo il consigliere Jader Tosi se ne guarda bene dal dirlo, se la cooperativa che ha inviato questi migranti a fare dei corsi a San Marino sia la Papa Giovanni XXIII in quanto se questo fosse confermato, questo potrebbe essere un altro tassello di in un eventuale quadro di contatti che anche la casa di accoglienza San Michele ha già in essere da diverso tempo; è noto a tutti che vi siano strettissimi rapporti tra le due organizzazioni. C’è da capire anche perché questi migranti vengono a fare i corsi a San Marino e con quale obiettivo da parte di chi li manda. E’ probabile che lo facciano per essere assunti in Italia o a San Marino ed abbiano bisogno di questa certificazione da parte dell’Antincendio sammarinese, società sammarinese.

E’ inoltre interessante sapere soprattutto a quanto ammonta il giro d’affari che c’è tra l’Antincendio sammarinese e le cooperative italiane che accolgono i migranti. Dall’ammontare di questa cifra si potrebbe capire se è una cosa organizzata e ciclica o se è stata solo una comparsata andata male magari fatta per tastare il terreno.

Il fatto poi che la consigliera Marina Lazzarini – SSD, sulla sua pagina Facebook, in preda a chissà quale timore abbia detto che nessun progetto di accoglienza è ancora partito” sta proprio a significare che l’obiettivo è proprio quello, ovvero che SSD, e non credo tutte le forze facenti parti del governo, punti molto sui progetti di accoglienza di migranti.

Tornando, invece a quando successo nei pressi dell’Antincendio sammarinese sabato mattina e da noi pubblicato in quanto trattasi anche quella di cronaca (pubblichiamo di tutto e non solo di notizie legate ai migranti ndr) è importante che le forze politiche di opposizione si attivino e si facciano rendere conto da Tosi se il governo è coinvolto in questi contatti con le cooperative che si occupano di accoglienza di migranti oppure se è solo una cosa privata della società del consigliere Tosi. E’ molto importante saperlo!

La domanda è legittima in quanto Tosi non è solo un imprenditore privato ma anche un consigliere di maggioranza, quella maggioranza che ha fatto un’apertura sull’accoglimento di migranti, anche se ad onor del vero la maggioranza ed il governo hanno sempre parlato di ospitare alcune famiglie provenienti da scenari di guerra. Ma questa stessa maggioranza, in campagna elettorale, non ha mai detto che avrebbe votato una patrimoniale e un’aumento di tasse come invece sta realizzando, quindi quello che dichiara è sempre poco credibile, viste le precedenti dichiarazioni.

In ultimo non è accettabile, come si sente dal video in nostro possesso, che il consigliere Tosi insulti la gente che chiede spiegazioni e ordini agli agenti della Polizia Civile di identificare chi dal bordo strada fotografa per avere delle prove, visto il forte dibattito ancora in essere sul possibile accoglimento di migranti a San Marino. Lui è vero che è un consigliere della Repubblica di San Marino, peraltro eletto con 42 voti, ma non è il capo della Polizia o il padrone della Repubblica.

Capisco il momento, ma è sempre bene sapere chi si è e non abusare del proprio ruolo istituzionale. L’abuso di potere è dietro l’angolo ed è talvolta sanzionato.

Marco Severini – direttore ed editore