San Marino. Rappresentatività, dopo 50 anni cambiano le regole del sindacato

csu sindacato«È una importante vittoria per i lavoratori, per la democrazia e per la coesione sociale nel nostro paese, in primo luogo perché la legge riafferma il valore della contrattazione collettiva nazionale, attraverso il consolidamento del sistema erga omnes, basato sul principio della solidarietà; i lavoratori delle aziende più piccole, con minore forza contrattuale, continueranno ad avere diritto agli stessi trattamenti di quelli delle aziende più grandi». Questo il commento della Centrale sindacale unitaria la quale sottolinea che «la legge mette fine a quella situazione di incertezza e confusione contrattuale che si è creata negli ultimi anni, con la presenza di più contratti nello stesso settore, che dava adito alla possibilità di ricorrere alla magistratura per prendere alcuni pezzi di ogni contratto, ovvero le condizioni di miglior favore. Far decidere alla magistratura quali norme contrattuali applicare, sarebbe stata una sconfitta della stessa democrazia, e avrebbe creato una situazione fortemente destabilizzante e conflittuale, con ricadute negative per i lavoratori e per le stesse imprese. La nuova legge introduce la certificazione degli iscritti/associati attraverso il versamento di un contributo, fatto questo da sempre praticato con assoluta trasparenza da CSdL e CDLS (come avviene in quasi tutto il mondo).
GRANDE soddisfazione è stata espressa anche dal segretario al Lavoro, Iro Belluzzi il quale fa presente che «il progetto di legge sulla rappresentatività sindacale è il frutto di due anni di attività della segreteria per il Lavoro e di confronto con le diverse sigle sindacali nonché l’esito delle riflessioni svolte e degli spunti raccolti negli incontri e dibattiti svolti in sede internazionale presso l’Organizzazione deputata alla tutela delle libertà sindacali (Organizzazione Internazionale del Lavoro). Trattasi di una legge volta a confermare l’efficacia erga omnes del contratto collettivo di settore, ciò a tutela dei lavoratori – spiega – ma anche a definizione dei diritti e dei doveri delle parti coinvolte, con potenziale stimolo per gli investitori esteri a operare nella nostra Repubblica. In dettaglio, il testo approvato in Consiglio è utile a chiarire chi si rappresenta e chi ha il mandato alla sottoscrizione dei contratti di settore con efficacia erga omnes; cioè quali sigle rappresentano la maggioranza dei soggetti che sono i destinatari degli effetti del contratto o sono chiamati ad applicarlo più volte. Nessuno ha la pretesa che una disposizione di legge incontri il favore generale al tempo della sua promulgazione e, a ben vedere, la storia è piena di norme generalmente condivise che hanno avuto esito fallimentare e, al contrario, di previsioni accompagnate da gran clamore e scontro che si sono poi rivelate utili e funzionali». Il Resto del Carlino