San Marino. Raptus, amputati 5 alberi in un’area verde. Succede a Fiorentino presso le case popolari

Schermata 2015-04-16 alle 23.33.15 Schermata 2015-04-16 alle 23.33.28Martedì sera attorno alle 18.30, alcuni residenti delle case popolari di Fiorentino hanno segnalato al Capitano di Castello Daniela Giannoni che un uomo stava tagliando alcuni alberi all’inizio del percorso verde Cuore Vita.

Giannoni ha immediatamente avvertito le Forze dell’ordine e l’Ugraa (Ufficio gestione risorse ambientali e agricole) che, il giorno seguente, cioè ieri mattina, ha inviato sul posto una pattuglia delle guardie ecologiche per effettuare un sopralluogo: “Ho chiesto all’Ugraa – riferisce il Capitano di Castello di Fiorentino – se la persona avesse avuto il permesso per tagliare le piante, a memoria mi hanno risposto che non c’era alcuna autorizzazione. A quel punto ho chiamato la Gendarmeria che a sua volta ha inviato le guardie ecologiche che prontamente hanno bloccato l’uomo intento al taglio non autorizzato delle piante”.

Dopo averlo fermato, le guardie hanno eseguito il verbale e solo in un momento successivo, quando verranno eseguiti tutti i sopralluoghi del caso, sarà calcolata l’entità del danno procurato al parco pubblico, e di seguito sarà stabilito l’ammontare della multa. “Preso da un momento di rabbia – prosegue Giannoni – l’uomo ha deciso di tagliare quei “poveri” alberi.

La persona – rivela il Capitano di Castel- lo – è seguito dal servizio di Salute mentale”. Si tratta in definitiva di un’azione vandalica commessa da un individuo psicologicamente fragile. Un gesto allo stesso tempo sconsiderato e rabbioso ma anche inconsapevole e probabilmente innocente: “Dal suo punto di vista – afferma Giannoni – si è trattato forse di un gesto ragionevole, intento disperatamente a risolvere un suo problema personale.

Questa volta s’è l’è presa con degli alberi, chissà che la prossima non possa andare peggio e sfogarsi su qualcos’altro ancora. Questo è un ragazzo a cui deve essere prestata la massima cura ed attenzione da parte degli uffici competenti”. Alla fine il danno ambientale – come testimoniano le foto – è di 4 pioppi e un salice completamente danneggiati e tagliati. Per alcuni cittadini, residenti in zona, si tratta di un disastro assoluto, tanto che, affermano, “sembrava essere passato uno schiacciasassi”.

“Prima di ripiantare altre piante – afferma Giannoni – è indispensabile ripulire e bonificare l’area, anche perché il danno ecologico procurato dal giovane ragazzo – nemmeno trentenne – non è una sciocchezza. Ci accorderemo con l’Ugraa riguardo a quali alberi piantare. Quella zona – conclude – è un percorso verde, è un parco pubblico e tale deve tornare ad essere, fruibile a tutti. Non possiamo lasciare il parco in quelle condizioni per troppo tempo e quindi agiremo il prima possibile con l’aiuto degli uffici competenti”.

Ma una domanda infine sorge spontanea: com’è possibile che un ragazzo, seguito dal servizio di Salute mentale, possa in tutta libertà disporre di una sega elettrica? Non sarebbe il caso di prendersi cura del giovane con maggiore attenzione?