Come è possibile che abbiano perso tutti e due? dirà qualche mio lettore leggendo questo titolo. Eppure le cose stanno proprio così.
Iniziando dalla seconda, il movimento di estrema sinistra Rete ha perso il referendum più importante dei quattro, quello su cui si era spesa più energia da entrambe le parti. Ha perso perchè, a mio giudizio, ha buttato in bagarre politica un referendum che politico lo poteva solo diventare e che lei, per autocelebrazione, ha voluto farlo divenire. Ma strumentalmente.
Il Referendum del Polo della Moda perso (altro che pareggio) da Rete e dai suoi accoliti, anche se non ha superato il quorum dei 8.400 voti, ha dato un chiaro segnale: ”i sammarinesi vogliono sviluppo e lavoro anziché odio e rancore”.
In queste poche parole sta il sunto di quanto è successo in questa tornata elettorale. Rete ed i suoi compari volevano usare a mò di grimaldello politico questo referendum, che pensavano di vincere agevolmente, per ottenere la caduta del governo. Ma non aveva considerato la variante Giornalesm.com ed il sottoscritto che negli ultimi giorni si è speso per far capire ai propri lettori come in realtà stessero le cose e di come si poteva perdere una grande occasione di sviluppo e benessere non realizzando il Polo multimilionario della Dea e dei Borletti.
Un successo quello del No, voluto tenacemente e realizzato! Anche grazie ad una cinquantina di articoli che hanno fatto aprire gli occhi a moltissimi. Questa è la verità! Altro che santoni e sermonisti.
Voi non sapete quanti mi hanno scritto dicendo che prima dei nostri articoli avrebbero votato si ed avevano cambiato idea. Una moltitudine di lettori.
Il Governo, dall’altro canto, si è palesato per quello che è: un disastro! Su 4 referendum 3 li ha sonoramente persi (e forse non è un caso che tutti i vincenti siano stati quelli appoggiati da Giornalesm.com) segno che la gente vuole cambiare ma non con chi usa la violenza verbale per ottenere il consenso ed in maniera strumentale. Vuole conoscere la verità e vuole soprattutto lavoro e l’opportunità di migliorare la propria vita e quella dei propri cari. Stabilità, benessere e buonapolitica, in poche parole. Cose che ora questo governo, trombato dai referendum, non riesce a dare!
Un’ultima possibilità viene data a questo inconcludente esecutivo e a questa dimessa maggioranza, che non è più maggioranza nel paese, e che probabilmente non sarà capace di utilizzare nel giusto modo. Le elezioni anticipate sono sempre più vicine.
Ringrazio tutti i nostri stupendi lettori che hanno voluto imprimere in questi referendum la volontà di cambiare in meglio senza impoverire questo paese e la sua gente.
Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com