Appuntamento alle urne, ora c’è anche una data. Naturalmente si parla di referendum. Il prossimo 15 maggio i sammarinesi saranno chiamati ad esprimersi sul futuro del polo della moda a San Marino e forse, anche se indirettamente, su quello del governo. I Capitani Reggenti hanno fissato con apposito decreto la prima data utile per la tornata referendaria che sottoporrà al vaglio dei cittadini ben quattro quesiti. L’appuntamento del referendum del 15 maggio infatti non riguarda solo quello sul Prg di Rovereta, determinante per la realizzazione del polo della moda, ma anche i quesiti in favore del tetto sugli stipendi pubblici, sulla preferenza unica e infine sull’abrogazione del doppio quorum. Il decreto reggenziale arriva all’indomani della decisione del Collegio dei Garanti sulla validità della raccolta firme degli ultimi due quesiti rimasti in attesa di completare l’iter autorizzativo. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono quelli sul ‘tetto massimo a 100mila euro lordi, degli stipendi pubblici e delle partecipate’ e sull’abolizione del quorum nei referendum. Servivano 513 firme valide: per il primo, il cui legale rappresentante è Erik Casali, su 675 sottoscrizioni presentate, 599 sono state considerate regolari. Per il secondo, il cui legale rappresentante è Fabrizio Perotto, le firme presentate erano 617 e quelle considerate regolari sono 544. Temi delicati sui quali negli ultimi mesi in Repubblica si è discusso tanto. Naturalmente il tema più caldo è quello legato all’ormai famosissimo polo della moda che ha diviso la politica, ma anche i cittadini. Ormai se ne parla da mesi, tra un progetto e l’altro, e il governo lo ha inserito come una delle priorità di quest’anno. «Al contrario dei governanti, noi pensiamo che i cittadini – hanno sempre detto i rappresentanti del Comitato tutela zona parco Rovereta – se ben informati, sappiano decidere consapevolmente e nell’interesse della Repubblica. Ribadiamo che il referendum non è contro lo sviluppo economico e contro nuovi posti di lavoro (come qualcuno in maniera scorretta vuol far credere) ma chiede solo che non vengano utilizzati 56mila metri quadrati di zona a parco».
La campagna elettorale si aprirà 15 giorni prima del voto. Hanno diritto di parteciparvi i comitati promotori, gli eventuali comitati contrari e tutte le forze politiche che hanno preso parte alle ultime elezioni. Il Resto del Carlino
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