(DIRE) San Marino, 17 mag. – Sull’esito del referendum la pensano diversamente ma Upr, Su e Lbsm, tre forze di minoranza, concordano sulla necessita” di concludere la legislatura. Per Upr infatti, al di la” dei risultati di domenica, ci sono “elementi politici” da non sottovalutare: “La presente legislatura sta facendo segnare dei record- osserva il partito di Nicola Renzi- e” la legislatura delle dimissioni, dei consiglieri indipendenti, delle transumanze politiche e quella dei referendum”. In 42 mesi di legislatura, ci sono state 3 consultazioni referendarie per 8 quesiti sottoposti ai cittadini. A fronte dei record, “restano sul tappeto tutti i problemi del paese. Anzi saranno forse acuiti dall’inerzia di queste settimane”. E ancora: “si vive alla giornata- lamenta Upr- si campa di conferenze stampa, annunci, piccoli scampoli di una legislatura che prima termina e meglio sarà per tutti”. Anche per liberamente San Marino, il dato politico del referendum e” chiaro: “Maggioranza e governo- sottolinea in una nota- bocciati e perdenti su tutta la linea in modo netto ed inequivocabile”. Per Sinistra unita infine “vincitori sono i comitati dei tre quesiti propositivi e il comitato contrario all”abrogazione, mentre per governo e forze politiche i risultati presentano alcune luci e molte ombre”. infatti, “l”esito complessivo e” indubbiamente un avviso di sfratto per il governo che non potrà certo fare finta di niente, dato che i quesiti, ad eccezione di quello sul quorum, sono stati fortemente politicizzati dai promotori che hanno espressamente chiesto un voto contro il governo”. Dietro queste cifre in sostanza, “e” facile- ritiene Su- leggere un forte malcontento per l”azione del tutto inefficace di questa maggioranza”. Infine Sinistra unita annuncia di farsi promotrice in Consiglio grande e generale di un ordine del giorno “perchè si dia mandato ad una commissione paritetica di recepire l”esito referendario, e quindi la volontà popolare, nell’ambito di un”armonizzazione delle norme in oggetto”. (Cri/Dire)
