È fissata per lunedì prossimo la conferenza stampa del Partito Socialista di San Marino, durante la quale verrà ufficialmente illustrata l’iniziativa referendaria promossa per portare i sammarinesi a discutere dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea. Il partito intende motivare alla cittadinanza le ragioni politiche e istituzionali che lo hanno spinto a chiedere una consultazione popolare su un tema che viene considerato importantissimo per il futuro del Paese ma che la stampa in genere non segue molto attentamente.
La decisione arriva in un momento delicato del percorso negoziale con Bruxelles. Come dimostrato dal caso andorrano, dove la ratifica dell’Accordo è in fase di stallo e il Governo è accusato di voler rimandare il referendum promesso, anche a San Marino cresce il timore che un’intesa di portata storica venga approvata senza un reale coinvolgimento dell’elettorato.
Il Partito Socialista, che già nei mesi scorsi aveva espresso perplessità su alcuni punti dell’accordo, chiederà con forza che sia il popolo sammarinese a pronunciarsi attraverso un referendum, e lunedì verranno rese note le motivazioni giuridiche e politiche che sostengono l’iniziativa e le modalità della raccolta firme, i tempi previsti.
La conferenza stampa sarà anche l’occasione per aprire un confronto pubblico sul reale impatto che l’adesione a un Accordo di Associazione potrebbe avere sulla sovranità, la neutralità storica e l’autonomia fiscale della Repubblica. Temi, questi, già emersi con forza nel dibattito andorrano come a San Marino, dove la società civile ha cominciato a reagire con crescente preoccupazione.
Il Partito Socialista si dice quindi fiducioso che l’istanza referendaria possa raccogliere un largo consenso trasversale. «Non è una battaglia ideologica ma un atto di democrazia. Vogliamo che sia il popolo a decidere, e non un accordo firmato nelle stanze chiuse dei palazzi».
La conferenza si svolgerà nella sede del partito e sarà aperta agli organi di stampa