San Marino. Reggio Calabria ha reso omaggio al genio di Gino Zani, l’ingegnere sammarinese che ha contribuito alla ricostruzione della città distrutta dal terremoto del 1908,

Reggio Calabria ha reso omaggio al genio di Gino Zani, l’ingegnere sammarinese che ha contribuito alla ricostruzione della città distrutta dal terremoto del 1908, progettando gli edifici più importanti e contribuendo a fornire gli elementi fondamentali per l’organizzazione urbanistica che ha dato vita ad uno dei più bei lungomari d’Italia . Nel magnifico atrio del palazzo Trapani Lombardo, una delle opere architettoniche dello Zani, è stato presentato, sabato scorso grazie all’organizzazione della libreria Ave Ubik, il diario “Memorie inutili di vita sprecata” (edizioni Aiep), un testo letterario che fa conoscere l’ingegnere come importante scrittore.
Una memoria fondamentale attraverso cui inquadrare la storia della San Marino dei primi anni del novecento e la Reggio Calabria del dopo terremoto. Alla presenza di un pubblico numeroso e qualificato ne hanno parlato Roberta Filardi, professoressa di Storia dell’arte, Massimo Lo Curzio, professore ordinario dell’università di Reggio Calabria, gli architetti Gino Zani, Leo Morganti e Luca Morganti, il giovane nipote Nicola Zani e la professoressa Laura Rossi.
Un omaggio alla figura dell’ingegnere che ha saputo interpretare le esigenze della città della Calabria e ha dato a San Marino la possibilità di diventare patrimonio dell’umanità. Un forte legame fra le due realtà urbane generato dalla volontà  di Zani di ridare vita ad una Reggio Calabria completamente distrutta dal sisma e al centro storico del piccolo Stato lasciato nell’incuria da alcuni secoli.
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