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  • San Marino. Relazione Cassa: trasparenza ancora negata dal governo

    Come sempre abbiamo sostenuto su queste pagine Adesso sm non ha certo problemi di coerenza e sa tirare dritto sulla propria strada senza lasciarsi minimamente scalfire dalle posizioni diverse dalle sue. Lo abbiamo visto in questo ultimo anno e mezzo e probabilmente continueremo a vederlo: la gente in piazza a protestare e loro chiusi nei palazzi a portare avanti operazioni che in tanti casi hanno reso il Paese più povero. E quando poi di quelle operazioni si chiede conto niente è più facile che dire che tutto è coperto da segreto. E’ quanto avvenuto con la relazione dell’ex dg di Banca Centrale Lorenzo Savorelli i cui contenuti egli è stato il primo ad andare a sbandierare sul Corriere della Sera togliendo a San Marino quel po’ di reputazione che ancora gli restava. Per difendere il Paese le forze di opposizione avevano chiesto a gran voce di poter visionare la relazione e poi senza divulgarne i contenuti, stabilire assieme una strategia difensiva. La maggioranza ha risposto ovviamente no. No per evitare che le cose scomode scritte nero su bianco potessero emergere e magari questa volta sì scalfire chi è al volante in questo momento, inducendolo magari a cambiare strada? Il governo non vuole o forse al punto in cui è non può cambiare strada. E’ probabilmente questo il messaggio che l’ex dg Savorelli ha voluto mandare al governo di San Marino con le sue ‘esternazioni’ sulle pagine del CorSera? Non ci è dato ovviamente saperlo visto che le bocche di chi sa erano e restano rigorosamente cucite. Certo è che da quando Savorelli e Fubini se la sono presa anche con il Sig. Turki, di lui qui in Repubblica non si è più sentito parlare. Come se da fuori Savorelli continuasse ad avere una certa influenza sulle decisioni della Repubblica che come lui auspicava sta correndo verso l’indebitamento estero. E, neanche a dirlo, la risposta giunta in merito alla richiesta dei membri di opposizione della Commissione Finanze di poter visionare i contenuti della ormai famosa relazione Savorelli e degli atti su Asset e Cassa di Risparmio è stata negativa. Per conto di Banca Centrale ha risposto Silvia Cecchetti scrivendo che trattandosi di documenti scaturiti dall’attività di vigilanza sarebbe impossibile per l’istituto poterli consegnare a chi li ha richiesti. Intanto, tutti i sammarinesi, nessuno escluso, pagano le conseguenze di quegli atti su cui si vuole mantenere però il massimo riserbo.

    Repubblica Sm