• Screenshot
  • San Marino. Relazione Commissione d’Inchiesta Banca Cis. D’Addario: ”Grandoni mi disse che aveva fatto un partito, era ARENGO & LIBERTA’ ”

     

    Dalla registrazione della dichiarazione di Federico D’Addario dell’ottobre 2020:

    ”Il mio rapporto con loro inizia tantissimi anni fa attorno al 2004/2005 e venni presentato alla Banca Partner dal dott. Federico Gianni della filiale della BSM di Borgo Maggiore e mi disse di seguirlo in BANCA PARTNER dato che lui da li a poco sarebbe andato con loro. Mi chiese di spostare i miei conti perchè ero un buon cliente dato che operavo nel mondo del Motomondiale ed avevo lì delle conoscenze. Aveva piacere di presentarmi il Direttore Generale che era il Dott. Daniele Guidi. 

    Venni presentato alla BANCA PARTNER, che allora aveva 3 dipendenti cioè Guidi, Gianni e c’era anche Fabiani che era già stato il responsabile dei titoli MPS. Su proposta del dott. Guidi venne creata una branchia della banca che si occupava di piloti e team manager e per questo venni aggregato a questo discorso. Iniziai a fare questo lavoro e come primo cliente portai il pilota MANUEL POGGIALI, il quale aveva un conto corrente all’IBS che venne a sapere tutto e mi revocò all’istante 200.000 euro di portafoglio. Il Dott. Rossetti dell’IBS mi disse che ero persona non gradita in quanto gli avevo portato via un buon cliente che era, appunto, il pilota Poggiali e per questo devevo  chiudere il conto da loro e ripianare il debito quanto prima. 

    Allora Daniele Guidi senza batter ciglio mi diede 200.000 euro in contanti proprio lo stesso giorno ed andai di sotto (all’Admiral) nella loro filiale di Dogana e chiudemmo il rapporto di conto corrente. Aprii il conto, quindi, in BANCA PARTNER. La mia posizione era una posizione all’interno di BANCA PARTNER perchè comunque ho portato clienti molto importanti. Era come se fosse un mio secondo ufficio e grazie a questa frequentazione strinsi rapporti con il dott. Guidi con l’Ing. Grandoni poi con il tempo ebbi anche un incarico un po’ particolare. Daniele Guidi mi incaricò di fare la spia a delle aziende italiane. Ed iniziai, avvisai in talune occasioni il Guidi che c’erano delle cose anomale perchè non mi tornano delle cose. Lui, molto preoccupato, mi disse che ci avrebbe pensato lui e di non dire niente a Marino. 

    Poi i rapporti sono andati avanti e la banca mi ha dato modo di crescere a livello aziendale avendo dei fidi adeguati. Lo sviluppo del mercato italiano era buono nonostante ci fossero delle prime avvisaglie di Black List. Il mercato era fiorente.

    Il 30 luglio 2012, essendo uno di casa della banca e girando negli uffici – ho anche fatto assumere delle persone – venne la dott.ssa Fagnini (?) che mi disse che era arrivato un milione di euro di insoluto. Io gli dissi che era impossibile perchè voleva dire che come azienda avendo presentato un milione di portafoglio alla scadenza di 60/90 giorni è tornato tutto indietro. Matematicamente impossibile. Siccome era il 30 luglio ed era alla vigilia delle ferie ci dammo l’appuntamento, di vedere questa cosa, dopo le ferie perchè sicuramente c’era stato un errore. Anche perchè la banca non aveva un programma apposito per il caricamento del portafoglio e tutti veniva fatto in Exel, quindi con una possibilità di errore molto alto. Avevo un ottimo rapporto sia con la banca che con la dirigenza, andavo anche in vacanza con loro cioè con Guidi, Grandoni e la mia famiglia. Al ritorno dalle ferie discutendo di questa operazione, di questo presunto errore, vedo Daniele Guidi molto molto freddo. Mi dice: ”Qui c’è stato un errore Fede, te devi portar pazienza perchè (era l’anno 2012) lo mettiamo a posto con il tempo”. 

    Questo errore è stato imputato al passaggio dei sistemi informatici a Banca Cis, ma non era vero perchè solo nel dicembre 2012 si è fatta l’incorporazione di Banca Cis. Era una scusa falsa. 

    Il gruppo della dirigenza era forte e consolidato ed io ero tranquillo. C’era il presidente Guidi, la Stefania Lazzari che era in quel periodo in tutte le commissioni, poi mi presentarono Grandoni quando mi occupai del discorso di Arengo & Libertà.

    Mi ricordo che allo spoglio elettorale c’erano Marino Grandoni, Mario Fantini, Ghiotti, il Commissario della Legge Alberto BURIANI ed in quella occasione la Stefania Lazzari mi disse che avevo fatto un buon lavoro e un ottimo risultato. Mi disse anche se ero contento di far parte di questa elite.”

    Commissario: può precisare meglio questo fatto? Siamo immagino nelle elezioni del 2008.

    ”Si, certo! Talmente era il mio rapporto forte con la banca (in qualità di faccendiere o quello che volete) che conoscendo la stima che i sammarinesi avevano per me, Marino Grandoni mi chiese di aiutarlo. Mi disse che avevano fatto un partito politico che si chiamava Arengo & Libertà con Fabio Berardi, Nadia Ottaviani e Denis Amici. Lui mi chiese se gli potevo dare una mano a fare campagna elettorale per loro. Siccome era un partito che a me piaceva perchè era molto vicino al centro destra italiano acconsentii e gli diedi una mano. 

    Allo spoglio eravamo tutti nell’ufficio di Marino Grandoni al Poliedro e c’erano MARIO FANTINI, GILBERTO GHIOTTI, STEFANIA LAZZARI, BEATRICE forse CECCARELLI, il COMMISSARIO BURIANI e molti altri politici ed ambasciatori italiani. Abbiamo fatto questo spoglio ed il partito vinse quindi facemmo la coalizione dove c’erano 6/7 consiglieri che rispondevano a Marino Grandoni. Io aiutai molto Fabio Berardi che andò nella Segreteria del Turismo anziché alle Finanze per via di voti persi lungo la strada. 

    Li vidi solo in quella occasione perchè anche se ero un uomo di fiducia della banca non ero ancora in quella confidenza tale da frequentare quelle persone. Quando mi presentarono Marino Grandoni io rimasi stupito e devo dire che con me si è sempre comportato bene e anche nella mia vicenda si è preso a cuore la questione. Infatti Marino Grandoni, dopo aver parlato con il mio avvocato che lo incontro su mio mandato, venne da me e mi disse di non preoccuparmi e di andare in banca perchè aveva dato l’ordine tassativo di azzerarmi i conti correnti. Siamo attorno al 2015.”

    *** Fine prima parte ***