Il PSD esprime un forte apprezzamento per la qualità, la solidità metodologica e l’impostazione della Relazione sulle azioni necessarie per l’attuazione dell’Accordo di Associazione RSM–UE, predisposta dalle Segreterie di Stato per gli Affari Interni e per gli Affari Esteri. Si tratta di un documento che inaugura la fase dell’operatività: non più soltanto diplomazia e negoziato, ma capacità amministrativa, pianificazione e responsabilità politica.
La Relazione mette al centro la Pubblica Amministrazione come motore del cambiamento, evidenzia il bisogno di programmazione, di formazione e di un monitoraggio continuo dei processi. Inoltre, propone un approccio partecipativo che coinvolge comunità, imprese, scuole e giovani in un Patto sociale per l’Europa. Infine, richiama la necessità di basare le scelte pubbliche su valutazioni tecniche e misurabili, indicazione essenziale per un Paese che vuole rafforzarsi e rendere più trasparenti le proprie politiche.
L’Europa, letta attraverso la Relazione, non è un vincolo, ma un quadro che ci aiuta a sciogliere quei nodi che per anni sono rimasti irrisolti e che oggi richiedono maturità, metodo e fiducia.
In questo contesto, il PSD accoglie con soddisfazione la convergenza raggiunta all’interno della maggioranza sul valore della Relazione e sulle disposizioni necessarie alla sua attuazione.
È un risultato che si colloca in continuità con il mandato indicato dalla Direzione del PSD: più coordinamento, più programmazione, più chiarezza nei processi decisionali.
L’impostazione che prevede un lavoro stretto tra Commissioni permanenti e Governo, risponde esattamente a queste esigenze, così come lo stimolo alla diplomazia parlamentare per consolidare la presenza sammarinese nelle relazioni politiche europee.
Anche il dibattito sulla natura “mista o esclusiva” dell’Accordo è stato affrontato con la giusta misura: ciò che conta davvero è arrivare alla firma nel più breve tempo possibile, con lucidità e con un Paese preparato.
Il PSD esprime particolare soddisfazione per la sensibilità condivisa sul tema dell’addendum richiesto dall’Italia, un nodo delicatissimo per la vigilanza bancaria e per la credibilità del Paese.
Questa attenzione – sostenuta fortamente anche da Libera – è stata raccolta non solo dalla maggioranza, ma anche dal Governo, in particolare dai Segretari di Stato Beccari e Gatti.
L’impegno formale a proseguire il confronto con le controparti italiane e a tenere informata la Commissione Finanze rappresenta un risultato coerente con quanto la Direzione aveva indicato come prioritario.
Resta il rammarico per la mancata firma dell’opposizione all’Ordine del Giorno (ad esclusione del Consigliere indipendnete Michele Pelliccioni), una scelta che sembra più legata al metodo che non al merito, considerata la larga condivisione che il percorso europeo raccoglie nel Paese e in Aula.
Nel complesso, questo comma consegna al PSD un risultato concreto: la Relazione viene riconosciuta come riferimento operativo dell’intero percorso europeo; la maggioranza converge su un impianto di lavoro serio e strutturato; il tema dell’addendum ottiene l’attenzione politica che merita; e la collaborazione tra Commissioni e Governo viene finalmente orientata verso un metodo più coordinato e tempestivo.
È un progresso reale, non risolutivo ma significativo. Il gruppo consiliare e la Segreteria politica continueranno ad adoperarsi, con la serietà e la responsabilità che il percorso richiede, per dare piena attuazione al mandato ricevuto e per accompagnare il Paese nella sua scelta europea con disciplina, realismo e fiducia.
San Marino, 21 novembre 2025
Comunicato stampa – PSD












