Egregio Dr. Leonardo Maga la sua lettera a Giornale.sm mi fornisce l’ occasione per esprimere alcune considerazioni in relazione sempre alla meritoria azione di Luciano Gozi a favore degli ebrei .
Innanzitutto il fascismo sanmarinese fu completamente parallelo a quello italiano visto che dopo il ventennio seguì anche il periodo
repubblicano ispirato dall’ avvento della Rsi .
Il regime fascista del Titano indubbiamente ebbe connotati di basso spessore anche se vari esponenti politici furono vessati e costretti ad emigrare malgrado lo stesso Pietro Franciosi venne chiamato da Giovanni Gentile a collaborare con l’ Envciclopedia Treccani .
Una vicenda paradossale osteggiato dal fascismo locale omaggiato invece dal governo mussoliniano .
Il rilevare che una nazione dalle dimensioni territoriali esigue come la Repubblica di San Marino riuscì ad opporsi al Terzo Reich
è parzialmente errato in quanto la neutralità dell’ Antica Repubblica venne solennemente garantita sia dai tedeschi ( 25 ottobre 1943 visita del feldmaresciallo Erwin Rommel che firmò il Libro d’ Onore) che da Mussolini con la celebre frase < sarete circondati dalle fiamme non avvolti > senza contare che un altro piccolo paese la Danimarca mosso da uno spirito di solidarietà umanitario davvero particolare trasse in salvo i suoi ebrei in Svezia che al ritorno constatarono che le loro case e attività erano state custodite dai vicini gli amici danesi .
Il paragone tra Luciano Gozi e Dimitar Peshev è fuorviante .
Laureato in Scienze Politiche indirizzo storico-politico-istituzionale ho conseguito sempre presso l’ Università di Bologna la specializzazione in Storia e Istituzioni dell’ Europa Orientale .
Conosco il libro di Gabriele Nissim ” L’ uomo che fermò Hitler ” che ho letto appena edito .
Dimitar Peshev era un avvocato un esponente politico di destra che fu Ministro della Giustizia nei governi autoritari imposti da Re Boris e appoggiò entusiasta la scelta dell’alleanza con Hitler perché permise alla Bulgaria di annettersi la Dobrugia meridionale (Trattato di Craiova 1940) scorporata dalla Romania .
Infatti durante la prima guerra mondiale Sofia si era schierata con Germania Austria-Ungheria Turchia potenze sconfitte mentre Bucarest era risultata belligerante con gli alleati dell’ Intesa .
Peshev originario del villaggio di Kyustendil quando venne informato che gli ebrei del luogo (che erano suoi amici) sarebbero stati deportati in base agli accordi tra governo bulgaro e nazisti si attivò riuscendo ad ottenere l’ aiuto della chiesa ortodossa e di altri deputati di destra .
Il monarca che aveva promesso al Nunzio Apostolico Monsignore Giuseppe Roncalli il futuro Papa Giovanni XXIII che mai avrebbe avallato la deportazione degli ebrei bulgari convinse il Primo Ministro filotedesco Bogdan Filov a desistere e probabilmente firmò la sua condanna a morte poichè morì al rientro da un incontro con il Fuhrer nell’ agosto 1943 causa avvelenamento della maschera d’ ossigeno dell’aereo teutonico che lo riportava in patria .
Peshev al termine della guerra venne processato dalle autorità comuniste ma evitò la condanna a morte grazie alla documentazione prodotta dalle organizzazioni ebraiche e alla decisiva intercessione di un membro della nomenklatura rossa proveniente dal villaggio natio. ttp://en.wikipedia.org/wiki/Dimiter_Peshev
Salvatore Occhiuto