“Tutta la politica dovrebbe adoperarsi affinché non solo vengano accertate a tutti i livelli le varie responsabilità, ma perché si possano recuperare una volta per tutte le risorse economiche scippate a tutti i sammarinesi”. Lo sostiene Alleanza Riformista in una nota diffusa ieri, a margine dei lavori del Consiglio Grande e Generale dove la neonata forza politica nata dalla fusione di Noi Sammarinesi e MIS, poi allargata agli esuli socialisti Alessandro Mancini e Giacomo Simoncini, ha presentato un ordine del giorno -come lo hanno definito loro stessi- “AntiCricca”.
Non mi soffermo sulla stupidaggine populista dell’iniziativa consigliare volta a “recuperare le risorse economiche scippate ai sammarinesi”, essendo competenza esclusiva dell’amministrazione giudiziaria e non della politica, anche alla luce del fatto che nessuna nuova normativa può essere applicata retroattivamente, ma non posso non fare un plauso alla presa d’atto che quanto emerso in seguito alla chiusura dei lavori della Commissione di Inchiesta sul CIS imponga di accertare “a tutti i livelli” -anche politici- eventuali responsabilità sulle vicende incentrate su Banca CIS e “cricca”.
Alla base di questa iniziativa parlamentare mirata ad accertare “a tutti i livelli le varie responsabilità”, così da fare piena luce “sulle gravi vicende originatesi nella passata legislatura relativamente alla galassia Banca Cis” e, quindi, ai coinvolgimenti diretti -come ha ricordato la Presidente di Banca Centrale nel corso della sua testimonianza del primo marzo scorso- di diversi esponenti politici di Repubblica Futura, di Simone Celli e di una parte dell’allora SSD in questa spinosa vicenda che, alla fine, come riconobbe già chiaramente la Commissione di Inchiesta parlamentare, fu alla base della crisi che fece cadere il governo AdessoSm… Alla base di questa iniziativa parlamentare di Alleanza Riformista -dicevo-, oltre a quanto già emerso parzialmente nella relazione finale della Commissione di Inchiesta sul CIS, ci sono le novità, i dettagli e le situazioni emerse successivamente alla conclusione dell’indagine consigliare grazie agli atti prodotti nel corso dei procedimenti attinenti la questione e tuttora aperti presso il Tribunale penale.
Quindi, indirettamente, AR risponde a RF, secondo cui l’istituzione di una nuova commissione di inchiesta parlamentare, mirata ad individuare eventuali responsabilità o, peggio, eventuali complicità politiche con la “Cricca”, sarebbe stata perfettamente inutile visto che già se ne è fatta una. Secondo AR, invece, l’intero Consiglio Grande e Generale dovrebbe impegnarsi per “accertare responsabilità a tutti i livelli”.
Infatti, come può il Consiglio Grande e Generale “accertare a tutti i livelli le varie responsabilità” se non con l’istituzione di una apposita commissione di inchiesta? Non può. Ecco perchè, fra le righe della presa di posizione del partito di Gian Nicola Berti e Rossano Fabbri, io vi leggo chiaramente ed inequivocabilmente la proposta di istituire detto organismo di verifica che auspico e ritengo necessario da quel mercoledì primo marzo, in cui ho ascoltato per intero la testimonianza del Presidente di Banca Centrale rilasciata nel corso dei lavori di una udienza del cosiddetto processo “Buriani-Celli”.
Dunque, finalmente, dopo i fiumi di inchiostro -nel caso elettronico- che ho speso su questo sito internet di informazione, qualcuno in una politica altrimenti “sorda” sembra aver recepito e compreso la gravità di quanto potrebbe essere accaduto nella scorsa legislatura in termini di -si ricordi: eventuale- estensione anche alla politica delle responsabilità della “cricca”. Non è un caso, del resto, che -come ho scritto nei giorni scorsi- unendo i tanti “puntini” disseminati, unendo insieme l’analisi di singole situazioni ed eventi, si ha l’impressione, il sospetto -certo, solo il sospetto- che parte della maggioranza che sosteneva il governo AdessoSm (e parte del governo stesso) potesse essere una sorta di “manovalanza” al servizio della cosiddetta “cricca”.
Ben venga questa proposta di AR. Ma non basta! Unendo i “puntini”, difatti, tutti i “puntini” disseminati in oltre 10 anni di storia sammarinese, dalla vicenda Papi, Bossone, Caringi del 2010, il quadro che potrebbe emergere sembra ben più inquietante di una mera azione mirata ad influenzare la governance di Banca Centrale e della relativa Vigilanza per tutelare interessi privati di un gruppo. Il “disegno” che potrebbe emergere dall’unione -come in un gioco della celebre “Settimana Enigmistica”- dei puntini somiglierebbe assai ad un piano sovversivo della democrazia sammarinese, un “golpe bianco” per intenderci, condotto per via giudiziaria.
Non sto qui a ricordare nuovamente quali sono i tanti elementi -indizi, non prove ovviamente- che infondono questo sospetto. Ma uno su tutti va ricordato: il Commissario della Legge che ha istruito e portato avanti le indagini che hanno spazzato via una intera classe politica è lo stesso che ha aperto il procedimento che ha messo a serio rischio la permanenza di Catia Tomasetti al vertice di Banca Centrale, in un momento in cui la stessa rappresentava un ostacolo insormontabile per il buon fine della compravendita Cis-Stratos.
Ambedue le indagini si sono chiuse con praticamente un nulla di fatto: archiviazione per la Tomasetti e assoluzione con formula piena o proscioglimento per praticamente tutti i politici di spicco (almeno per i procedimenti arrivati a sentenza definitiva) “distrutti”, “cancellati” dal Processo Mazzini e dalle altre indagini che coinvolgevano ex Segretari di Stato.
Quindi, brava Alleanza Riformista… Ma non basta ancora. Perchè se il sospetto che il Titano fosse stato teatro e vittima di un “piano sovversivo”, di una sorta di “Golpe Giudiziario” fosse fondato -e non è un editorialista ad avere i mezzi per verificarlo- non è verosimile che possa essersi consumato con solo un eventuale colpevole togato… Come, del resto, vista la presa di posizione di AR, appare inverosimile che cosa simile ma meno estesa possa essere accaduta durante il governo AdessoSm.
Enrico Lazzari
