San Marino non resti alla finestra a gaurdare l’Europa che riparte. … di Stefano Ercolani, Presidente di Asset Banca

Schermata 2016-03-23 alle 11.09.39C’e? una debolezza corale nella produzione industriale mondiale. Ovunque la domanda latita – il cavallo non beve – e i soli attori che possono in qualche modo stimolarla sono le politiche di bilancio e quelle poste in essere dai banchieri centrali. E proprio dalla Bce in questi giorni sono state annunciate una serie di misure atte a scongiurare il rischio di un deragliamento della ripresa e il precipitare dei prezzi. E’ stato un richiamo alla dura realta? sulla fragilita? della ripresa in atto, sul credito sempre problematico, sulle sofferenze bancarie e sui rischi di deflazione. “Ma – ha assicurato Draghi – la nostra cassetta degli attrezzi non e? vuota e ci sono molte cose che possiamo fare”.

Tra queste la misura di un ulteriore taglio del tasso sui depositi che gia? in passato ha aiutato a migliorare le condizioni finanziarie.

Negli ultimi finanziamenti a breve della Bce, le banche potevano prendere soldi in prestito per sempre meno tempo, ora possono farlo per quattro anni e ad un tasso negativo se raggiungono le condizioni stabilite sulla crescita del credito. Il provvedimento, che e? comunque una cura antibiotica da cavallo per l’economia, se analizzato dalla prospettiva sammarinese sara? foriero di conseguenze piuttosto negative. Il Titano non ha infatti accesso ai finanziamenti Bce e qui il costo della raccolta (oltre 1.5%) – che ricordiamo viene fatta presso la clientela – se paragonato a quella del resto d’Europa continua ad essere piuttosto alto con impatti negativi non soltanto sulla redditivita? delle banche ma su quella dell’economia tutta. In primo luogo il venir meno degli utili delle banche si ripercuote negativamente sul gettito fiscale ma cosa ancora piu? grave il non accesso ai finanziamenti Ue pone le banche del Titano nella condizione di non avere sufficienti strumenti per erogare quel credito cosi? indispensabile alla ripartenza dell’economia. Come negli scorsi giorni ha piu? volte ribadito il capo economista della Banca centrale europea Peter Praet, una soluzione, soprattutto in fase di ripresa, si trova sempre. Occorre pero? non restare immobili ma adottare le giuste misu- re, vale a dire, per San Marino, diventare un Paese parificato a quelli europei non soltanto dal lato dei ‘doveri’ ma anche rispetto ai diritti. Fondamentale si rivelera? quello di poter accedere ai finanziamenti Bce. Di conseguenza sarebbe auspicabile non passasse troppo tempo prima di poter vedere questa opportunita? contemplata negli accordi di associazione: per non lasciare San Marino in una posizione di netto svantaggio rispetto ai competitor europei.

Stefano Ercolani, Presidente di Asset Banca

LA COSTRUZIONE DELL’EUROPA E? UN’ARTE. E’ L’ARTE DEL POSSIBILE.

JACQUES CHIRAC