Raccogliamo, con lo spirito che abbiamo spesso dimostrato, la provocazione contenuta nell’editoriale del 21 ottobre di Repubblica Sm che, chiamandoci in causa, si domanda se RETE possa valutare la possibilità di formare un esecutivo con chi ha fatto parte di Adesso.sm.
Rispondiamo, senza troppi giri di parole come da nostro costume, che non formeremo governi con quei membri del governo uscente che non avranno il coraggio di condannare l’attività predatoria svolta sulle banche e il disastro provocato nella giustizia dal governo di cui facevano parte.
Non vediamo alcuna alternativa, perché mai si potrebbe formare un governo con chi abbia l’intenzione di mettere una pietra tombale su quanto accaduto in questi anni.
La crisi di governo è stata anomala. Lo è ancor di più la sua continuazione.
Al di là delle ammucchiate in atto per racimolare qualche voto, nascondendosi dagli elettori dietro nuove sigle, pare incredibile constatare che chi ha staccato la spina non sia in grado di prendere le distanze da quanto messo in atto da un governo fallimentare.
Hanno posto fine al governo ma pare ne condividessero ogni attività.
Fatto singolare, che a nostro avviso si spiega solo in due modi:
a) chi ha staccato la spina non si è ancora reso conto dei danni arrecati al paese da parte del governo che formava;
b) chi ha staccato la spina ha ben compreso i danni provocati anche con il suo assenso e per meri calcoli elettorali non vuole precludersi la possibilità di allearsi nuovamente con gli stessi partiti.
In entrambi i casi saremmo di fronte a politici che non possono fornirci garanzie adeguate per governare insieme.
Movimento RETE