Come ricordato in Consiglio Grande e Generale, l’Ente Cassa, soggetto pubblico titolare della trattativa, era presieduto da Marco Beccari, padre dell’attuale Segretario agli Esteri Luca Beccari (Democrazia Cristiana).
La Vicepresidenza era affidata a Roberta Mularoni, sorella dell’attuale Segretario alla Sanità, anch’ella esponente della DC, e coniuge del Consigliere democristiano Marino Albani.
È un dato pubblico che
la trattativa si sarebbe interrotta solo dopo l’arresto a San Marino di uno dei soggetti coinvolti nell’operazione.
Senza tale evento giudiziario, l’operazione sarebbe probabilmente giunta a compimento.
Le domande politiche che poniamo sono dirette e legittime:
Perché una vendita così delicata è stata gestita da un gruppo ristretto e omogeneo politicamente?
Perché nessuno ha ritenuto di riferire con tempestività nelle sedi istituzionali?
Perché si ostina a mantenere il silenzio su una vicenda che coinvolge ruoli pubblici e risorse del Paese?
Chiediamo che il Governo venga immediatamente a riferire in Consiglio:
tutte le carte vengano rese pubbliche e si chiariscano ruoli, responsabilità e rapporti.
La Repubblica di San Marino merita istituzioni trasparenti.
La Repubblica merita verità, non omertà.
Noi continueremo a pretenderla.
In conclusione ringraziamo le autorità di controllo e i presidi di legalità che hanno rilevato gli elementi alla base della indagine che ha fermato la vendita, e tutti coloro che stanno lavorando assiduamente per la tenuta del sistema.












