La situazione a San Marino è ormai completamente fuori controllo. Il governo è in forte difficoltà a dir poco e i suoi provvedimenti sono ormai percepiti dalla gente come non a favore della comunità. C’è chi parla apertamente di ferita insanabile alla democrazia, chi di svendita di sovranità. C’è preoccupazione per il debito pubblico che adrà a incidere su stipendi pubblici e pensioni e in generale sulla occupazione. In 8 mesi Adesso.sm non ha portato a termine un solo obiettivo approfittando dell’indifferenza agostana per fare ingoiare ai sammarinesi una pillola amarissima. La domanda è: che cosa succederà a settembre? Di certo c’è una apprensione palpabile, con atti che non hanno eguali nella storia sammariense come l’uscita delle opposizioni dal parlamento. Oggi accade un’altra situazione al limite il che testimonia l’aria viziata che si respira e il clima di paura per il futuro di San Marino. Al Meeting di Rimini sta andando in scena la conferenza Advantage Financial: Prospettive globali di crescita e dinamiche dei piccoli stati e delle Città-Stato. Tra i relatori Wafik Grais, Presidente della Banca Centrale della Repubblica di San Marino e Francesco Confuorti, Presidente e Amministratore Delegato di Advantage Financial. Solo questo fatto dovrebbe portare nuovamente i sammarinese in piazza, vista la spudoratezza di quello che sta accadendo. Ma ci hanno pensato quelli di Rete-Md a “parlare”. Proprio in apertura dei lavori è scattata la protesta silenziosa di un gruppo di esponenti di Rete, tra cui i Consiglieri Grazia Zafferani, Elena Tonnini, Sandra Giardi e Marianna Bucci. Cartelli in mano (foto dal profilo fb di Alessandro Rossi, ndr) hanno gridato “Grais e Confuorti giù le mani da San Marino”. In platea anche esponenti di Mdsi, vertici di Anis, sindacati e consiglieri di Civico 10. In prima fila anche il Segretario alle Finanze, Celli. Appena ha preso la parola il Presidente di Banca Centrale le donne di Rete hanno utilizzato dei fischietti per disturbare la relazione di Wafik Grais. Sono state fatte uscire e identificate dalla polizia. Quanto accaduto è finito anche sull’Ansa e la speranza dunque è che i massimi organismi internazionali si rendano conto di ciò che succede sul Monte Titano e intervengano, visto che dall’interno sembra difficile riuscire ad alzare la testa o fare sentire la propria voce, tanto più che il maggiore media cartaceo ha chiuso i battenti in circostanze che un domani andranno certamente vagliate.
