I CIVICI INTERPELLANO GOVERNO: “LA LICENZA VERRA” REVOCATA?” (DIRE) San Marino, 9 nov. – “Il segretario di Stato Marco Arzilli confermi o smentisca che una delle persone che si intravvedono nella trasmissione Rai sia il padre”: non girano intorno alla questione, seppur imbarazzante, i civici del movimento Rete. E arrivano ad affondare il colpo attraverso un”interpellanza con cui si sollecita il governo ad intervenire sulla vicenda. Ma Roberto Ciavatta e soci premettono di non avere intenzione di chiedere ad Arzilli di dimettersi: “Le colpe dei padri- motivano- non ricadono sui figli, a meno che i figli siano complici”.
E per eliminare qualsiasi dubbio, Rete invita il segretario e i colleghi di governo a rispondere a una serie di richieste: in caso sia confermata l”identita” del gioielliere ripreso da Tv7, il movimento vorrebbe conoscere “se il segretario Arzilli fosse al corrente, prima della trasmissione, delle modalita” con cui il padre indica le strade per evadere somme di danaro”.
Quindi, Rete vuole sapere “se si intenda procedere, al di la” e ancor prima che vengano accertate eventuali responsabilita” penali, alla revoca della licenza, considerato il danno d”immagine per il paese e le precedenti revoche in casi simili”.
I civici chiedono poi se il governo ritiene opportuno che lo Stato debba depositare un esposto alla magistratura “per richiedere l”avvio di indagini volte ad effettuare verifiche sui conti correnti dei gioiellieri coinvolti, eventuali connivenze con banchieri che potrebbero aver indicato ai propri clienti di comperare preziosi a San Marino per evitare di incappare nelle procedure della voluntary disclosure, il danno quantificato per il fisco sammarinese ed eventuali responsabilita” penali quali, ad esempio, il riciclaggio”.
Da Rete si dicono certi che non si tratti di casi isolati “ma che anche altri settori siano interessati dalla volontà” di evitare l”emersione e l”identificazione di capitali illeciti presenti in Repubblica”, pertanto, “nell”interpellanza depositata- conclude la nota dei civici- si chiede inoltre di mettere in luce il ruolo che, nel sistema proposto dagli orefici, possano aver svolto banche e professionisti”. Dire.it