San Marino. Rete non tornerà in Consiglio Grande e Generale. Roberto Ciavatta

ciavattaPrego che nessuno risponda. Io non risponderò.
A volte serve scrivere solo per sfogarsi: è una di quelle!
RETE è uscita dall’aula oggi alle 12.30.
Era calcolato? No.
Era condiviso? No.
Era pianificato? No.
Era politicamente opportuno? Forse no.
Ma per noi era diventato indispensabile, e noi di RETE ci facciamo pochi problemi di opportunità, agiamo e basta.
Domani magari pagheremo, e RETE finirà qui? Poco importa, era un’esperienza che è valsa la pena, se non altro per conoscere persone perbene e motivate che vogliono bene al loro paese!
Merce rara in questo covo di ladri!
5 minuti prima dell’uscita, sull’onda dello sdegno per un governo di persone che hanno perso il contatto con la realtà, o non lo hanno mai avuto, avevo personalmente detto a Andrea Zafferani che avremmo valutato di abbandonare l’aula.
Credo lui possa confermare.
Poi tutto è saltato in aria: si è votato l’emendamento che ha tolto diritti ai malati, la reggenza non ha accettato la nostra richiesta (tardiva?) di votare segretamente, tutta la maggioranza ha votato compatta, come nulla fosse, quell’articolo… e subito dopo io sono stato chiamato a presentare uno dei tanti emendamenti di RETE con cui proponevamo di tagliare 1,5 milioni di euro di sprechi senza toccare un centesimo in tasca alla gente… e nel presentarlo non me la sono più sentita, mi sono sentito un pesce fuor d’acqua in mezzo a squali senza senno.
Ho presentato l’emendamento e ho dichiarato di abbandonare l’aula, non avrei più retto senza incazzarmi ancora più di quanto non fossi.
Il resto è storia… RETE è uscita compatta, Mimma Zavoli è venuta a chiedermi se saremmo tornati nei giorni successivi e ho risposto che no, non saremmo tornati.
Le ho chiesto scusa per non aver atteso la loro decisioni, e le ho chiesto di chiedere scusa anche a Andrea Zafferani per lo stesso motivo. Credo che anche lei possa confermare.
Per RETE non c’erano più le condizioni.
Non ci sono più, questo governo deve chiudere la sua attività e tornare a casa, alcuni di loro potrebbero andare a lavorare per la prima volta in vita loro.
Qualcuno si chiede se ha ragione RETE o Civico 10, o infine SU. Creo che nessuno abbia ragione e ognuno risponda a sue sensibilità. Credo che tutti abbiamo perso e che nessuno abbia perso.
Condivido la scelta di RETE, di Civico 10 e di SU.
Il resto, maggioranza o opposizione, non esistono!
Forse hanno più coraggio Civico 10 e Su a rimanere lì, che noi ad uscire. Amen.
Davvero, per noi non cambia nulla e non ci sono migliori o peggiori, e leggere gli ultras in giro per il web mi fa solo credere che il paese si merita quello che ha… Qua ognuno perde.
Ora decideremo cosa fare. Certo è che per me questo governo ha perso il contatto con la realtà, va sciolto, si deve tornare a elezioni, e questa gente deve pagare per le sue malefatte.
Diranno che sono scorretto, capzioso, populista.
Diranno che sono un facinoroso che invoca lo scontro.
Me ne frego, chi distrugge il paese merita solo un vaffanculo.
La parte buona dei sammarinesi non è nella casta di nepotisti che siedono in quel consiglio per diritto di famiglia, deciderà da che parte stare e la sua decisione per me rimarrà sovrana.
RETE è nata per inseguire un sogno.
Le mezze misure non ci appartengono, possiamo scioglierci domani, poco conta.
Ma il paese deve continuare a discapito di queste sanguisughe… non c’è più un parlamento ma un’accolita di mediatori viziati fuori dalla realtà.
Un nuovo arengo, cent’anni dopo, è indispensabile!

Roberto Ciavatta