San Marino. Rete propone un ODG (ordine del giorno) sul KILLER DEI CANI

Matteo Zeppa (Rete):
“Mi trovo qui oggi a parlare della lunga sequela di delitti commessi e di un soggetto apparentemente recluso agli arresti domiciliari. Sono 14 anni di silenzio e di coperture omertose che ipotizzo possano essere state costruite per mantenere nella più completa impunità questo soggetto, a discapito del rispetto delle più basilari regole sociali.

Questa persona, Giorgio Cellarosi, noto anche per recenti scritti di minaccia nei confronti di persone fisiche o associazioni, e con una sua società, La Polare SRL, che aveva debiti nei confronti dello Stato per oltre 3,3 milioni di euro – cifra mai riscossa – era evidentemente conosciuta da molti. Mi domando perché ci siano voluti 14 anni per individuarlo, nonostante si sapesse chi fosse. Non siamo di fronte a una persona ignota.

Sono assolutamente persuaso – e sfido a dimostrare il contrario – che le coperture godute da detto soggetto abbiano radici profonde, anche presumibilmente legate agli enormi debiti contratti nei confronti dello Stato. Credo che sia stato capace di creare attorno a sé un sistema di protezione di stampo omertoso e solidaristico che potrebbe chiamare in causa i politici di allora o anche qualcuno di oggi.

In quello che potrei definire il ‘lodo Cellarosi’ è presente tutta l’aberrazione della nostra società sammarinese; in troppi sapevano e in diversi non hanno evidentemente voluto porre fine alle sue abitudini di uccidere animali, procurando – e non è un fatto secondario – un pericolo pubblico. Questa situazione non è altro che la plastica dimostrazione del completo fallimento della politica e del sistema investigativo di allora.

Da sammarinese, da politico, da cittadino comune mi vergogno. Per questo do lettura di un ordine del giorno che il mio movimento presenterà, aperto alla partecipazione di altri gruppi politici.

Ordine del Giorno:
Il Consiglio Grande e Generale, vista la notizia di cronaca apparsa il 28 aprile scorso sul sito di San Marino RTV in cui si apprende dell’arresto del cosiddetto killer dei cani, e appreso altresì, come riportato dall’articolo pubblicato sul sito di informazione Insider.sm il 28 aprile 2025 dal titolo ‘Chi è Giorgio Cellarosi, il killer dei cani. Tutti sapevano, nessuno lo toccava. Deve allo stato oltre 3 milioni di euro’, rilevata la grande indignazione collettiva dei cittadini sammarinesi e il clamore mediatico internazionale, dà mandato al Congresso di Stato di:

  1. Costituirsi, in caso di rinvio a giudizio dell’indagato e di eventuali complici, quale parte civile nel processo nei confronti del presunto killer dei cani.

  2. Valutare l’avvio di iniziative legali nei confronti del presunto killer dei cani e di eventuali complici per attentato alla salute pubblica e riferire in merito all’aula entro 30 giorni.

  3. Promuovere un dibattito all’interno del Consiglio Grande e Generale per valutare l’adozione di provvedimenti adeguati per indagare su eventuali omissioni e responsabilità politiche e amministrative nel cosiddetto caso del killer dei cani.”


Altri interventi sullo stesso tema

Ilaria Bacciocchi (PSD):
“Il caso noto come ‘killer dei cani’ è una storia lunga, pesante, che ha danneggiato profondamente la nostra immagine. Oggi finalmente qualcosa si è mosso: un nome c’è, un sospettato è stato individuato, ed è un primo passo. Questa svolta non arriva per caso, non è una coincidenza. È avvenuta quando qui in aula è partita l’iniziativa per cambiare la legge, rafforzando le tutele sugli animali e inasprendo le pene.

Quella proposta è diventata legge e, nello stesso momento, si è arrivati anche all’individuazione di un sospettato. Non è una coincidenza, è la politica che fa il suo lavoro, un lavoro serio portato avanti da noi del PSD, dal Segretario alla Giustizia, da tutta la maggioranza e anche dall’APAS. È stato un gioco di squadra, non un’occasione per mettersi in mostra.

Perché dico che non siamo qui per metterci in mostra? Perché la politica su questa vicenda non ha dato il meglio di sé, si è cercato di cavalcare l’onda emotiva. Lo stesso si sta facendo con l’ordine del giorno presentato. A parte la costituzione di parte civile, il resto chiede cose che non spettano a quest’aula.

Noi non siamo qui per avviare azioni legali. Non siamo qui per stabilire omissioni o responsabilità, né per decidere se qualcuno è colpevole o innocente. Siamo qui per fare le leggi. La domanda vera è: quali leggi mancano?

La prima riflessione riguarda i soggetti disturbati che oggi possono rappresentare un rischio per la comunità. Esiste un vuoto normativo che va colmato. Servono normative chiare sulla responsabilità di proprietà degli animali e sugli interventi in casi di incuria, abbandono o situazioni che compromettono la convivenza civile.

All’inizio della legislatura abbiamo detto che volevamo riabilitare la funzione parlamentare. Il modo migliore per farlo è semplice: fare leggi concrete, utili e giuste.”


Fonte: Askanews