Secondo i dati di UN Women e UNODC, nel 2023 85.000 donne e ragazze sono state uccise intenzionalmente nel mondo: una ogni dieci minuti. Il 60% assassinato da partner o familiari.
Sono dati che raccontano un dramma che attraversa confini, culture e generazioni.
Come RETE siamo schierati contro ogni forma di violenza e convinti che la politica debba assumersi la responsabilità di trasformare le parole in atti concreti. A San Marino, anni di battaglie hanno già permesso conquiste importanti, come l’introduzione del reato di molestie sessuali, fortemente voluta da RETE.
Ma restano nodi che non possiamo ignorare e che ci ancorano al Medioevo, come la permanenza nella normativa sulle molestie della “riprensione” (una semplice ramanzina) come potenziale sanzione: un passaggio obsoleto, paternalistico e umiliante per le vittime.
La violenza si combatte anche eliminando le norme, come questa, che la minimizzano.
Questa giornata non può essere un esercizio di retorica: deve rappresentare un appello alla responsabilità di tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, perché San Marino abbia finalmente una legge moderna, efficace e rispettosa della dignità delle donne.
Perché ogni donna abbia il diritto di vivere libera dalla paura.
Noi continueremo a fare la nostra parte, con serietà, coerenza e senza mai voltare lo sguardo da un’altra parte.
Questa settimana sarà ricca di iniziative di sensibilizzazione sul territorio: come ogni anno, vi invitiamo a partecipare.













