
San Marino riapre tutto… Anzi no! Riapre ma -così, tanto per penalizzare ancora un po’ i ristoratori, gli esercenti e i commercianti sammarinesi- solo per i sammarinesi e i residenti in Repubblica, con unica deroga la pausa pranzo dei frontalieri.
Complimenti! Alla stupidità, evidentemente, non c’è limite nella da tempo raggiunta “irrazionalità di gregge”. Così, mentre la vicina Italia colora “per decreto” di arancione anche le regioni che, per dati del contagio, potrebbero essere gialle, San Marino riapre tutto ma permette il transito, la sosta, l’aperitivo, il pranzo o la cena in Repubblica solo agli italiani che arrivano dalla zona gialla… E ciò quando, come detto, il decreto legge romano, “in barba” ai numeri del contagio- non prevede che l’Italia possa avere zone gialle fino al prossimo mese di maggio!
“Ccà nisciuno è fesso”, recita un vecchio proverbio campano, che -oggi- sembra trovare smentita nella circolare. Del resto, l’esecutivo sammarinese avrebbe potuto essere anche un po’ più permissivo allargando la “maglia” della rete ad una platea più ampia degli italiani residenti in “zona gialla”, permettendo, ad esempio, l’accesso ai ristoranti della Repubblica a ottantenni italiani se accompagnati dai genitori; a cinquantenni italiani alti almeno 220 cm; a quindicenni italiani con i capelli brizzolati…
Ma torniamo seri. Con le categorie a rischio ormai vaccinate con doppia dose (8.398 sammarinesi) e oltre 2.000 cittadini con la prima su una popolazione di circa 30mila abitanti che paura può avere San Marino? Con una superficie di appena 61 chilometri quadrati, e un organico di forze dell’ordine di 218 uomini, qualche decina di ristoranti appare impossibile definire delle regole, dei protocolli di sicurezza e vigilare efficacemente sul rispetto degli stessi?
No, sarebbe un gioco da ragazzi. E permetterebbe ai ristoratori sammarinesi di recuperare almeno parte delle perdite di fatturato determinata dalle -talvolta assurde, più emotive che utili- limitazioni non adeguatamente “ristorate” dei mesi scorsi.
Ma, forse, visto quanto accaduto lo scorso Natale -quando San Marino si chinò a 90 gradi di fronte ai dictat italiani- sul Titano comandano più Gnassi, sindaco di Rimini, e Ricci, sindaco di Pesaro -preoccupati dall’aria di libertà che tornerebbero a “respirare” i loro “sudditi” italiani- che il governo sammarinese…
Enrico Lazzari