RICHIESTA A:
– ECC.MA REGGENZA. Eccellenza Denise Bronzetti, Eccellenza Italo Righi
– TRIBUNALE SAN MARINO, ca. attenzione al dirigente Dott. Canzio, al commissario della Legge dott.ssa Beccari
– POLIZIA GIUDIZIARIA – Capitano Angelini
– GRUPPO INTERFORZE TRIBUNALE – Ufficile Morri
– COMANDANTE DELLA GENDARMERIA, Generale Faraone,
– COMANDANTE DELLA POLIZIA CIVILE, Dott. Selva
– COMANDANTE DELLA GUARDIA DI ROCCA, Capt. Ceccoli
– AGLI ORGANISMI INTERNAZIONALI
– AI MEDIA ITALIANI ED INTERNAZIONALI
Alla luce delle numerose segnalazioni apparse negli ultimi giorni, dei contenuti pubblicati anche da GiornaleSM e dei fatti ormai noti alla cittadinanza, intendo formalizzare la presente richiesta in qualità di cittadino sammarinese, di persona oggetto di minacce di morte – con il recapito di un proiettile in busta chiusa da parte di Giorgio Cellarosi, come risulta da decreto penale, solo per la mia indagine giornalistica decennale sul Killer dei cani – e di direttore del sito di informazione più letto e seguito della Repubblica di San Marino, GiornaleSM.

Chiedo pertanto che vengano adottate misure più efficaci e stringenti nei confronti del signor Giorgio Cellarosi, noto come il presunto killer dei cani.
Secondo diversi testimoni oculari – come riportato anche in un comunicato ufficiale dell’APAS – il soggetto sarebbe stato visto circolare al di fuori della propria abitazione, nonostante risulti sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
In questi stessi giorni, due episodi gravissimi si sono verificati nei pressi della sede dell’APAS di Faetano: la morte per avvelenamento di un pregiatissimo cane appartenente alla Protezione Civile Sammarinese e il grave avvelenamento di un altro animale, tuttora sotto osservazione.
Tali circostanze rendono evidente l’esistenza di un pericolo reale, concreto e attuale per la collettività, nonché per tutti coloro che si adoperano affinché questi atti cessino e i responsabili siano consegnati alla giustizia: me incluso.
Alla luce di ciò, chiedo che vengano immediatamente valutate ed eventualmente adottate misure di contenimento più severe, tra cui l’applicazione di un braccialetto elettronico o di una cavigliera elettronica GPS, utile al monitoraggio costante dei suoi movimenti.
Nel caso in cui dovessero verificarsi ulteriori violazioni delle misure restrittive, si ritiene opportuno valutare la revoca dei domiciliari con conseguente accompagnamento coatto o presso il Tribunale di San Marino o presso una struttura sanitaria idonea, anche ai fini di una eventuale valutazione psichiatrica, qualora ne ricorrano gli estremi.
Confido che le autorità competenti vogliano intervenire con estrema urgenza, al fine di garantire la sicurezza pubblica, la tutela degli animali e il rispetto delle prescrizioni imposte dalle normative internazionali.
In assenza di azioni concrete e tempestive, il rischio è che simili episodi possano ripetersi con conseguenze ancora più gravi. A quel punto, nessuno potrà più dire di non sapere.
Marco Severini
Direttore – GiornaleSM